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Un'estate di corsa

Inizi a correre? Con il caldo ci vuole molta gradualità. E fondamentale è lo stretching (ma con prudenza)

Un'estate di corsa

08 Luglio 2022, 22:30

Il sole è un richiamo per il movimento. Quali siano i pro e i contro dell’attività sportiva estiva e le precauzioni da mettere in atto per non correre inutili rischi, sono alcune delle questioni alle quali risponde Bruno Donatucci, dirigente medico in medicina dello sport dell’AUSL Parma.

Qual è la prima cosa da fare per rimettersi in moto?
«È necessario individualizzare, ad un giovane che non ha problemi particolari e si rimette in pista con l’attività fisica dopo un inverno di sedentarietà ad esempio, basta ricominciare con gradualità; per una persona oltre i 50 anni, con qualche problema di salute come l’ipertensione o il diabete, è necessario consultarsi con il medico curante, un cardiologo o un medico dello sport. A chi è in sovrappeso, anche se giovane, e volesse dedicarsi ad esempio alla corsa, è consigliato prestare un’attenzione particolare alle tecniche di corsa, per evitare di usurare le articolazioni».

Sport anche con l’afa, quale attività sportiva è consigliata?
«L’Oms consiglia l’attività fisica settimanale anche in estate, credo che non si debbano porre limitazioni al tipo di attività, ovviamente mettendo in atto alcuni accorgimenti. Il corpo ha bisogno di acclimatarsi alle nuove temperature, un processo che richiede da una a due settimane, quindi si deve cominciare con gradualità, ad intensità ridotta. Non consiglio a nessuno di fare sport all’aperto a 40 gradi all’ombra; meglio evitare le ore calde e muoversi al mattino presto o la sera tardi. Lo sport fa bene ma ti devi divertire per continuare ad avere voglia di farlo».

Quali rischi si possono correre facendo attività sportiva in estate?
«I rischi dell’attività fisica estiva in generale sono la disidratazione ed il colpo di calore e non sono prerogative solo degli anziani. Per evitare il colpo di calore è necessario fare sport a orari consoni, cercando, se si fa all’aperto, di stare all’ombra. La disidratazione, che può portare ad essere meno lucidi, ad avere problemi di coordinazione e quindi ad eventuali infortuni, si previene bevendo prima di avere lo stimolo della sete. Spesso proprio i bambini e i giovani, presi da adrenalina e agonismo, continuano ad andare avanti e questo li mette a rischio».

Quale è l’attività pre e post corsa consigliata?
«È sempre necessario riscaldarsi prima dell’attività fisica, ancor più se si tratta di correre dopo una giornata di lavoro sedentario. Consiglio di cominciare con una corsetta di 500 metri, poi una camminata per un km, poi corsa lenta per un altro Km. Al termine dell’attività è bene fare 5/10 minuti di camminata o corsa lenta per fare defaticamento e poi fare lo stretching. Lo stretching va fatto bene, per non correre rischi, è necessario farsi spiegare gli esercizi prima di provarli: tra il non farli e farli male, meglio evitare proprio lo stretching».

La corretta idratazione è fondamentale per gli sportivi. È giusto fare il pieno di integratori o può bastare bere acqua?
«Posto che integrare significa introdurre qualcosa che manca e che con una corretta alimentazione non ci sarebbe bisogno di assumere niente (tranne alcune eccezioni), credo che il marketing abbia molto enfatizzato il bisogno di integratori per chiunque. Non tutto va bene per tutti. La cosa importante è prevenire la disidratazione perché ci si disidrata prima di avvertire lo stimolo della sete e al netto di particolari carenze, l’acqua idrata benissimo. Se si ha in programma un’attività particolarmente impegnativa è bene bere acqua in modo costante anche nelle ore precedenti lo sforzo fisico. L’acqua va bevuta a temperatura ambiente o qualche tempo dopo averla tirata fuori dal frigo, non fredda ghiacciata per evitare congestioni. Mangiare prima degli allenamenti qualcosa di leggero ricco di sali minerali va benissimo, ma deve essere fatto almeno un’ora prima, se si mangia qualcosa 5 minuti prima di muoversi non serve a nulla. Tra le raccomandazioni per l’attività estiva all’aperto inoltre, c’è quella di utilizzare crema solare e per i trekking anche i pantaloni lunghi e i repellenti per insetti, per evitare morsi di zecche».

Cristina Pelagatti

© Riproduzione riservata

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