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Capo ultras dell'Inter ucciso, la denuncia dei tifosi interisti: "Costretti a lasciare la curva nord con la violenza"

Il ministro Abodi: "Fatti inaccettabili: interverremo"

Capo ultras ucciso, la denuncia dei tifosi interisti: "Costretti a lasciare la curva nord con la violenza"

La curva nord del meazza deserta

30 Ottobre 2022, 16:00

L’uscita dei tifosi dalla Curva nord durante la sfida tra Inter e Sampdoria, in seguito alla morte del capo ultras nerazzurro Vittorio Boiocchi, ha generato polemiche sui social. Sono diverse infatti le testimonianze di tifosi e appassionati costretti, nella gara giocata ieri a San Siro, a lasciare il proprio posto nel settore della tifoseria organizzata.

La notizia dell’agguato a Boiocchi è iniziata a circolare in curva poco prima dell’inizio della partita, con la scelta inizialmente di togliere striscioni e tamburi oltre a dare lo stop ai cori. Poco prima del 45' i capi dei vari gruppi organizzati hanno lasciato la curva, con il resto dei tifosi che sono usciti nel corso dell’intervallo.

Tuttavia, sui social sono spuntate diverse testimonianze di tifosi obbligati a lasciare il proprio posto, invitati anche con le maniere forti. «Non mi capacito di come 8/10 persone abbiamo sgomberato un intero settore con urla, minacce e spintoni», scrive un tifoso interista su Twitter. «Ho visto bambini piangere e persone venire spintonate perché non volevano andarsene. Io ero con una mia amica e mi è venuto un attacco di panico. Pensavo di prenderle», ha aggiunto. Qualcuno ha potuto comunque vedere il resto della gara da altri settori, ma in diversi non hanno potuto far altro che lasciare lo stadio con 45' di anticipo.

Il ministro Abodi: "Fatti inaccettabili, interverremo"

"Mi informerò su quanto accaduto". Lo aveva promesso su Twitter il nuovo ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, in risposta a chi chiedeva informazioni sui fatti che si sono verificati ieri sera nella Curva Nord di San Siro, quella occupata dagli ultras nerazzurri, durante Inter-Sampdoria. Promessa mantenuta e ,dopo qualche ora e dopo aver fatto una premessa significativa ("Mi è stata affidata questa grande responsabilità da una settimana"), il ministro, sempre su Twitter, ha scritto: "Mi sono informato, quello che è successo è inaccettabile, non è tollerabile. Sono certo che saranno presi immediati provvedimenti. Non solo parole!".

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