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Fuerteventura, quella villa piena di misteri

Costruita nel '40 da un magnate tedesco, oggi ospita un inquietante museo. Alla scoperta di Casa Winter dove la leggenda vuole sia passato pure Adolf Hilter

Una villa piena di misteri

di Giuseppe Milano

08 Ottobre 2022, 17:05

Hitler è vivo! Il suo suicidio una farsa. Questa frase fu pronunciata della figlia di Martin Bormann, uno dei gerarchi nazisti finito sotto processo a Norimberga e poi morto suicida prima di andare al patibolo. Pura leggenda, ma il thriller in salsa nazista attira sempre e quando questo si sposta dalle pagine di un libro alla realtà tutto diventa molto più emozionante. Quella frase, pronunciata da Ute Eva Bormann, campeggia infatti su in ritaglio di giornale appeso in una villa sperduta nel sud dell'isola di Fuerteventura, una della perle dell'arcipelago spagnolo delle Canarie.

Ai piedi delle montagne, con di fronte a sé solo la lunghissima ed incontaminata spiaggia di Cofete, villa Winter già dal suo aspetto mette i brividi. Per raggiungerla si deve percorrere una pericolosa strada sterrata di oltre 20 chilometri da Morro Jable. Un serpente di polvere e pietre in mezzo alle montagne con strapiombi mozzafiato e nessun guardrail. Poi la piana di Cofete e, alle pendici delle montagne vulcaniche, la villa con tanto di torretta e muretti a secco che la rendono del tutto simile ad un fortino inespugnabile.

Ma perché costruire in mezzo al nulla? La versione ufficiale sostiene che l'edificazione della casa iniziò nel 1946 da parte dell'ingegnere tedesco Gustav Winter (che in zona tutti chiamavano Don Gustavo el alemàn) e che fosse intesa semplicemente come luogo di villeggiatura per il facoltoso imprenditore. La versione da thriller storico vuole invece che la villa sia stata un regalo del generalissimo Francisco Franco ad Hermann Goring come centro di comando per la flotta dei sommergibili U-boot di stanza nell'oceano Atlantico e poi, una volta finita la guerra, base per la fuga dei gerarchi nazisti verso il Sudamerica.

E qui inizia la leggenda che Don Pedro Matos, per una piccola donazione, racconta ai visitatori che faticosamente arrivano nella villa. «Il palazzo - ripete a tutti - è collocato sopra alcune caverne sottomarine che si estendono fino all'oceano e qui i funzionari tedeschi potevano riposarsi e liberarsi dalle tensioni della guerra, organizzando lunghe serate in cui non mancavano musica, balli, alcol e donne». E Hilter? «Sarebbe fuggito a Fuerteventura in aereo assieme ad Eva Braun gli ultimi giorni dell'assedio di Berlino, dopo avere architettato il suo finto suicidio. Da qui poi sarebbe partito per la Patagonia».

Nelle stanze della villa Don Pedro ha accatastato documenti, elmetti e divise naziste, oltre ad un inquietante manichino che rappresenta lo stesso Fuhrer. Una piccola galleria degli orrori fondamentali per tenere vivo il mito. Ma Don Pedro ci crede davvero e racconta come durante l'edificazione della struttura si sentissero inquietanti esplosioni nelle viscere della terra e che ci fosse sempre un aereo pronto con il motore acceso nella vicina pista di atterraggio. E poi nei sotterranei una stanza piastrellata che ha tutto l'aspetto di una sala operatoria e, ultimo ma non ultimo, il disinteresse delle autorità spagnole che hanno sempre rifiutato scavi o studi nella zona. «Una prova in più» per Don Pedro che «qui trovarono rifugio i nazisti grazie al caudillo Francisco Franco». Inutile dire che la famiglia dell'ingegner Winter, proprio l'anno scorso, ha pubblicato altri documenti che provano a smontare il mito. La leggenda resta ed attira tanti curiosi, soprattutto tedeschi. E fra un tuffo e l'altro nelle onde dell'oceano di questa fantastica isola della Canarie, una visita a villa Winter vale più di tanti libri gialli.

Info

Come arrivare
Aereo e jeep
A Fuerteventura sono diverse le compagnie aeree, anche low cost, che la collegano con l'Italia. La Canarie, le isole dell'eterna primavera, sono un ottimo luogo di villeggiatura in tutte le stagioni. L'aeroporto di Fuerteventura è nel centro dell'isola, a poca distanza dalla capitale Puerto El Rosario, e per raggiungere Cofete il consiglio è noleggiare una vettura (a prezzi molti contenuti visto il regime fiscale agevolato delle Canarie). Se non si ha però un Suv meglio non affrontare la lunga strada sterrata che da Morro Jable porta a Cofete, ma affidarsi ad una dei tanti tour organizzati con le jeep che permetteranno anche di passare una giornata nella vicina spiaggia.

Ristoranti
Cofete
È l'unico presente nell'area di villa Winter ospitato nel piccolo borgo di Cofete. Offre prodotti esclusivamente locali, oltre al pescato del giorno. Unico problema: la presenza costante dei gatti attorno ai tavoli.

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