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Quanti gatti smarriti, ma mai perdere la speranza

Quanti gatti smarriti ma mai perdere la speranza

di Chiara De Carli

16 Novembre 2023, 12:28

Sono ormai pochi quelli che non conoscono Hiro, il gatto di proprietà di Nino Frassica sfuggito alla sua famiglia il 26 settembre scorso, durante le riprese di «don Matteo» a Spoleto, e mai più ritrovato. Fin da subito, Frassica non ha risparmiato soldi e mezzi per ritrovare il micio – un Sacro di Birmania di colore bianco – facendo intervenire cani molecolari, droni e promettendo una sostanziosa ricompensa (alzata recentemente fino a 10mila euro). Non solo: grazie alla popolarità del proprietario, la foto di Hiro è rimbalzata ovunque: telegiornali e quotidiani nazionali, riviste, social network. A oggi, però, il gatto resta «svanito» nel nulla.
Ma come lui, seppur meno famosi, ci sono centinaia di altri gatti, spariti da un minuto all’altro e mai più tornati a casa. Per farsi un’idea di quanti siano, basta spulciare su Facebook i tanti gruppi specificatamente dedicati agli animali smarriti e trovati, sia su scala locale che nazionale, e i post sui gruppi dei vari paesi e delle associazioni animaliste. Grazie a quelli, tanti mici smarriti hanno potuto ricongiungersi alle loro famiglia facendosi ritrovare anche in posti pensati irraggiungibili o a centinaia di chilometri di distanza. Ma guardando tra gli annunci balza all’occhio anche un altro fenomeno: quello delle «adozioni lampo». Capita infatti che, pensando di fare il bene del gatto, qualcuno lo raccolga per strada e, senza nemmeno pensare a far controllare la presenza o meno di un microchip, lo «bolli» come abbandonato e cerchi per lui una nuova famiglia. Magari, invece, è il micio di casa di una famiglia che lo ha smarrito o un felino che, per un imprevisto, ha perso l’orientamento e ha temporaneamente trovato rifugio in una colonia.
E’ probabilmente successo così, per esempio, a Mandarino, dodicenne gatto di una ragazza di Faenza. Dopo essere stato caricato in macchina da due persone che lo pensavano randagio e «recuperato» all’ultimo secondo, Mandarino è nuovamente uscito di casa e questa volta non ha fatto più ritorno. Ma la sua proprietaria non si è mai data per vinta. Finché otto anni dopo una famiglia trova per strada un gatto anziano e malato e lo affida alle cure dell’Enpa di Faenza. Nelle foto pubblicate sui social, la proprietaria di Mandarino riconosce il suo gatto e, una volta arrivata nella sede dell’associazione, lui riconosce lei e regala un magnifico lieto fine alla ricerca. E sempre dalla Romagna, questa volta da Riccione, arriva anche la storia di Garfield, «sparito» per 5 anni e tornato poi a casa da solo.
Ad aiutare invece Steve a ricongiungersi alla sua famiglia è stato il microchip. Trovato in un trasportino abbandonato in Florida, Steve era sparito dal New Hampshire - oltre 2000 km di distanza - tre anni prima. Fortunatamente, chi lo ha salvato ha avuto la buona idea di far controllare il chip. Cosa che tutti quelli che raccolgono un animale per strada, anche i netturbini, dovrebbero fare: per un proprietario che cerca il suo gatto è sicuramente meglio avere una cattiva notizia piuttosto di una straziante incertezza; per chi adotta, invece, il rischio di farsi pizzicare con un gatto microchippato a nome di un’altra persona è di essere denunciati per furto.

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