Anniversari
Da Forte dei Marmi per «Sapore di mare», uscito il 17 febbraio, a «Vacanze di Natale» a Cortina, nelle sale dal 22 dicembre: il 1983, proprio 40 anni fa, fu un’annata storica per Enrico e Carlo Vanzina. «Fu una magnifica doppietta - come ci ha raccontato in un’intervista Enrico Vanzina -: “Sapore di mare” e “Vacanze di Natale!. Completata, sempre nel 1983, da “Eccezzziunale… veramente”: tutto in un anno, davvero irripetibile. Ritornando a “Vacanze di Natale”, dopo la prima di “Sapore di mare”, Aurelio De Laurentiis chiamò me e Carlo a pranzo perché voleva realizzare una pellicola sulle vacanze invernali a Cortina d’Ampezzo, luogo che noi Vanzina conoscevamo bene, ma stavolta ambientato nel presente, negli anni ‘80, sulla contemporaneità. Raggiungemmo subito l’accordo e firmammo il contratto su un tovagliolo. Questa volta io e Carlo avevamo un film di riferimento del passato come “Vacanze d’inverno” di Camillo Mastrocinque con Alberto Sordi e Vittorio De Sica, uscito nel 1959 e ambientato proprio a Cortina d’Ampezzo. Posso aggiungere una curiosità legata a due nostre pellicole: qualcuno disse che i film sulla neve e quelli legati al calcio non andavano bene. Fu decisamente smentito dai fatti».
«Vacanze di Natale» ebbe un clamoroso successo al botteghino e anche la critica fu abbastanza benevola. «Tra le strade di Cortina - puntualizza Cesare Paris, autore tra gli altri de «La risata amara» - va in scena una feroce lotta di classe, si rappresentano i (tanti) vizi e le (poche) virtù della classe medio alta milanese e romana. Lo sguardo verso questa varia humanitas è indulgente, ma non assolutorio, bonario ma non per questo esente da sferzate e toccate».
Il film, come è stato sottolineato da più parti, è uno spaccato della società di quegli anni, che si ritrova nel paradiso di Cortina dove si incrociano le vicende delle famiglie romane Covelli e Marchetti, del pianista di pianobar Billo, del milanesissimo Braghetti, recordman sul tracciato via della Spiga-Cortina. «Eppure, malgrado l’amarezza di fondo - conclude Paris -, “Vacanze di Natale” è una delle più riuscite commedie degli anni ‘80. Un’opera che migliora visione dopo visione, un guilty pleasure che si autoalimenta ad ogni passaggio televisivo durante il Natale, da gustare dopo l’abbuffata prandiale e prima del pokerino con gli amici».
Oltre alla brillante interpretazione degli attori, alle battute che molti di noi, anche a distanza di 40 anni, ricordano a memoria, a valorizzare «Vacanze di Natale», pellicola prodotta da Aurelio De Laurentiis, contribuiscono molte indimenticabili canzoni a cominciare da «Moonlight Shadow» di Mike Oldfield per continuare, solo per citare alcuni brani, con «I like Chopin» di Gazebo, «Dance All Nite» e «Maracaibo» di Lu Colombo, «Dolce Vita» di Ryan Paris, «Amore disperato» di Nada, «Paris Latino» dei Bandolero, «Vita spericolata» di Vasco Rossi, «Sunshine Reggae» dei Laid Back e «Nell’aria» di Marcella Bella.
E, per favore, non chiamatelo «cinepanettone», come aveva sottolineato, in passato, il compianto Carlo Vanzina: «Cinepanettone è un’invenzione giornalistica, non nostra. È un’etichetta che mi dà un po’ fastidio, perché fa sembrare il film un prodotto da mangiare».
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