ECONOMIA
Il Gruppo Laterlite ha finalizzato un accordo vincolante per l’acquisto del restante 60% delle quote del capitale di Gras Calce, operazione che porterà il Gruppo Laterlite al controllo del 100% della società. L’acquisizione sarà effettiva a partire dal 1° gennaio 2021. La società Gras Calce è leader italiana nella produzione di predosati in bisacco per malte, intonaci, calcestruzzi e massetti confezionati nello stabilimento di Trezzo sull’Adda (Milano). L’operazione si inserisce nella più ampia strategia di espansione e diversificazione del Gruppo Laterlite, processo avviato da diversi anni sia con l’entrata nel capitale della stessa Gras Calce nel 2016 che con l’acquisizione totalitaria di Ruregold, specializzata in rinforzi strutturali e antisismici, nel 2019.
«Con Gras Calce si rafforza la gamma di prodotti del gruppo Laterlite - tiene a sottolineare il presidente Corrado Beldì -. Al tempo stesso prosegue il cammino verso prodotti sempre più sostenibili grazie a investimenti portati a termine anche nel 2020 nei nostri stabilimenti produttivi e ora anche con Gras Calce che ha linee estremamente efficienti in termini di riduzione del consumo di plastica. A questo si aggiunge il risparmio energetico grazie a un importante impianto fotovoltaico».
Per la Società Gras Calce, infatti, è già stato avviato lo sviluppo industriale del sito produttivo di Trezzo sull’Adda, con investimenti rilevanti sia sui nuovi impianti che sulla piattaforma logistica, affinché diventi il polo centrale nel Nord Italia per le quattro società del Gruppo.
Laterlite supporterà il brand Gras Calce attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi e un’adeguata strategia di marketing oltre a un piano complessivo di investimenti nei suoi quattro brand, con un’accelerazione nella promozione di prodotti e servizi a supporto della progettazione, dei cantieri e nella distribuzione di materiali edili avvalendosi di un’offerta sempre più integrata di soluzioni tecniche per il settore delle costruzioni.
«Pur rimanendo la centralità del nostro impianto produttivo di Rubbiano - spiega Beldì - con questa acquisizione che si aggiunge agli altri tre stabilimenti al centro sud rafforziamo la presenza in Lombardia , lungo l'asse Torino-Venezia che in questi anni sta offrendo maggiori opportunità di mercato». Le prospettive? «Se da un lato c'è tantissima preoccupazione per la situazione economica generale dall'altro ci auguriamo che le risorse del Recovery Fund vadano indirizzate verso il Green New Deal e dunque riqualificazione energetica ma anche a sostegno dell'innovazione attraverso gli incentivi all'industria 4.0».
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