Gusto
È una storia di un secolo fa quella della Chiffon Cake, per essere precisi di 99 anni fa. Siamo infatti nel 1923 quando il giovane Harry Baker si stabilisce a Hollywood dove esercitava il mestiere di assicuratore ma con la vocazione innata della pasticceria: una passione così intensa che lo portava a desiderare di inventare qualcosa di nuovo nel mondo di una ipotetica «torta perfetta»: alta, semplice e poco costosa. Così dopo aver provato e riprovato a montare uova e burro per circa 400 torte finalmente dopo quattro anni di prove empiriche scoprì il segreto per coronare i suoi sogni. Si materializzò finalmente una torta alta, altissima e soffice come una nuvola.
Il lancio della sua creazione avvenne presso un ristorante di Los Angeles dove ebbe subito un grande successo tanto da allargare il suo giro commerciale soprattutto fra le star di Hollywood e non solo. Fu corteggiato da molti che volevano il segreto di questa meravigliosa bontà, ma per anni ebbe la bocca cucita. Nel 1947 vendette la sua ricetta alla General Mills un gigante americano del ramo alimentare che la tramutò in miscele per torte già pronte da preparare in casa con grande gaudio dei golosi in preda alla fretta.
Nel tempo Harry fu costretto a svelare l’ingrediente segreto che vedeva al posto del burro tradizionale negli Stati Uniti, l’olio di semi. Il nome della Baker cake per la sua leggerezza e morbidezza fu tramutato in Chiffon cake in parallelismo con la stoffa: morbida e leggerissima. Una torta antesignana delle «torte fluffose»: nome in cui la sensazione è addirittura moltiplicata rispetto alle Chiffon. Il nome italiano fluffosa indica anche «uno stato mentale, un segnale di fumo, una mano tesa, lo scambio di una ricetta replicata mille e mille volte, è amicizia». Come testimonia l’autrice del libro «Le Fluffose», di Monica Zacchia, che insieme alle amiche foodblogger (le Bloggalline) regala momenti di piacevoli condivisioni ma anche di affetto sincero. Così incita a sostenersi a vicenda per ritrovare piacevolezza «fluffando» per un po’ di felicità.
Quando ci si cimenta a preparare una torta per ottenere il massimo, a volte occorre provare e riprovare diverse volte fino a quando si raggiunge la quasi perfezione nel piacere di esserci riusciti e così si continuerà con nuove ricette diventando «fluffatrice seriale» per soddisfazione personale e di chi ci approva. Allora iniziamo dalla ciambella, la prima prova base da intraprendere: pochi ingredienti, uno stampo rotondo da ciambella dai bordi alti (meglio se in alluminio, da evitare le antiaderenti) anzi meglio il classico stampo da chiffon cake, ma può andare bene per i neofiti anche i normali stampi da torta senza foro in mezzo. Seguendo attentamente tutte le istruzioni con pazienza si arriverà a buoni se non ottimi risultati. Successivamente subentrerà la voglia di decorarla e allora si scatenerà il desiderio di replicarla in tante diverse declinazioni, una più sfiziosa dell’altra.
Non è una torta qualsiasi ma una dolce equazione di convivialità, di amicizia, di condivisione e anche di tranquillità personale per gustare in religioso silenzio la riuscita di un piccolo grande capolavoro come dimostrato dalle infinite golose variazioni, per lo più scaturite dalla inventiva che comprende sempre qualcosa di nuovo.
Fra le tante ricette che si possono condividere con appassionati del genere, quelle delle fluffose spaziano dalle più semplici da gustare al mattino a colazione, per arrivare a quelle adatte ai momenti più golosi della giornata regalando attimi di voluttuosa bontà.
Una torta di seta adatta a tutti viste le molteplici versioni anche al passo con i tempi come nel caso delle vegane di quelle senza lattosio ovvero senza glutine: per chi cerca invece un trionfo di voluttuosa bellezza basta scegliere quelle decorate in casa per le ricorrenze festive classiche oppure per feste importanti come la torta degli sposi o i compleanni da festeggiare in famiglia. Allora largo alla fantasia, alla voglia di fare sempre qualcosa di nuovo e di buonissimo per il desiderio di stupire tutti e in prima linea noi stessi per aver scoperto le capacità e la fantasia nascoste e sconosciute a molti e a noi.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata