specialità "a stelle e strisce"
Torna IL 6 luglio, il Fried Chicken Day, giornata Internazionale dedicata al pollo fritto, specialità culinaria «a stelle e strisce» amata anche in Italia. Il pollo fritto, proposto marinato, in salamoia, speziato, impanato, fritto a pezzi o intero, ha conquistato ad esempio -informa una nota - la cucina di chef stellati come Niko Romito ("Alt» - Castel di Sangro -L'Aquila) e le ricette No Waste (contro gli sprechi alimentari) di Takahiko Kondo , già Osteria Francescana e oggi da Gucci Osteria.
Niko Romito in particolare lo propone marinato con spezie ed erbe aromatiche, cotto a vapore, raffreddato in acqua e ghiaccio e poi fritto a pressione a 170 per 9 minuti, mentre in quella di Takahiko Kondo convince la croccantezza che è data anche dalla fecola di patate che incontra l’albume d’uovo. Nella Capitale Legs, presente nella classifica delle migliori proposte della classifica dei migliori 5 di W Il Pollo, propone invece un pollo fritto all’italiana con le sovracosce marinate in coriandolo e pepe e cotte sottovuoto e «rivestite con una panatura grossolana» per donare alla «frittura uno squisito spessore». A Milano è proposto il pollo fritto karaage de La Bentoteca servito nella tradizionale scatola-contenitore per il cibo giapponese, mentre per i tradizionalisti Giannasi offre anche i «Giannuggets» al curry, realizzati con un mix di spezie (curry, paprika e peperoncino), pangrattato speziato e frittura leggera e fragrante.
A Napoli da Ros, si spazia dalle sovracosce pollo marinate in un bagno di soia, erbe aromatiche e spezie panate e fritte alle alette di pollo, alle chips di pelle di pollo con speziatura classica, con alcune specialità fritte ad aria. Secondo Unaitalia, associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale, nel 2021 le carni bianche sono le più consumate e acquistate dalle famiglie italiane con consumi pro capite arrivati a 21.43 kg, per un consumo medio di circa 2 volte alla settimana. Il 72% lo mangia almeno una volta alla settimana, al pari di pesce. Seguono manzo (54%), maiale (50%) e vitello (46%).
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