Addio a «Ligio» Giaretti, colonna portante del Berceto

Si è spento nei giorni scorsi, a 69 anni, Maurizio Giaretti, «Ligio» per gli amici, colonna portante dell’AC Berceto negli anni Settanta ed esempio per il calcio dilettantistico locale.

A ricordarlo a pochi giorni dal funerale che si è celebrato a Parma a San Lazzaro, il bercetese Giuseppe Cavazzini, suo amico e storico compagno di squadra degli anni d’oro. «Era un grande appassionato di calcio e un uomo molto generoso sia in campo che nella vita – racconta -. Difensore centrale, dotato di un fisico importante, lo usava bene e non si tirava mai indietro, facendo sempre gli interessi della squadra e dei suoi compagni di gioco. Era un tipo di poche parole, particolarmente riservato, ma quando si trattava di divertirsi, soprattutto a fine partita, non perdeva occasione di trascinare tutti». Grande fungaiolo, Giaretti era originario di Bergotto, una piccola frazione del Comune di Berceto, ma viveva a Parma. Nelle foto che la redazione è riuscita a reperire contattando gli ex compagni di squadra, quella storica di un’amichevole con l’Avellino, quando la formazione irpina militava in serie A. «Nella foto di gruppo, Ligio è il primo in piedi da sinistra: è quello con i baffi – fa sapere l’amico –. E nella stessa fila, il secondo da destra in maglia bianca, è ritratto un volto oggi famoso: è un giovanissimo Stefano Pioli, l’attuale allenatore del Milan». A livello dilettantistico, Giaretti ha giocato per tutta la carriera nell’AC Berceto. «Negli anni successivi – aggiunge Cavazzini - ha militato in alcune squadre amatoriali della provincia». Lascia la moglie e tre figli. «Ligio era molto amato e il suo funerale sono accorsi in tanti, tra cui anche molti dirigenti ed ex compagni di squadra».