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La storia

Padre e figlia, maturità per due: si sono diplomati a tre giorni di distanza in due scuole vicine

Padre e figlia, maturità per due: si sono diplomati a tre giorni di distanza in due scuole vicine

di Michele Ceparano

04 Luglio 2023, 03:01

Quando l'esame di maturità diventa un bella storia. E' questo forse il termine giusto, perché stavolta la temibile prova è servita a rendere ancora più speciale il rapporto tra padre e figlia. Lui, 48 anni, lei 18, si sono diplomati a tre giorni di distanza in due scuole vicine. Marco Conte, assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria in servizio in via Burla, si è infatti diplomato il 26 giugno all'Ipsia di piazzale Sicilia. La figlia Gloria, invece, il 29 giugno al liceo scientifico Bertolucci di via Toscana. «Abbiamo studiato insieme - racconta Marco, soddisfatto e anche un po' commosso -, anzi devo dire che era lei che mi dava ripetizioni. Specie in matematica che non è la materia in cui sono più forte».

Quello di prendere la maturità era un sogno che Marco accarezzava da tempo, fin da quando, trasferitosi da Lecce nella nostra città, dopo aver vinto il concorso in polizia penitenziaria, dove lavora, sempre a Parma, da quasi ventotto anni, aveva dovuto interrompere gli studi superiori. «Ma due anni fa mi sono messo a frequentare le serali - confessa - per un fatto personale. Era qualcosa che mi mancava. Inoltre - e qui si concede una battuta - non volevo stare dietro a mia figlia».

Studiare alla sera, dopo aver lavorato, è stata dura. Sono ore portate via alla famiglia e al riposo, «ma ho avuto la possibilità di capire maggiormente i giovani. Inoltre, nessuno mi ha regalato niente. Giustamente gli insegnanti pretendevano il massimo impegno».

Su chi avrà il voto più alto, il papà non ha dubbi: «Sicuramente mia figlia (che infatti ha ottenuto un bel 100, ndr), perché è sempre stata molto brava. Ma io sono contento. Specialmente di essermi diplomato con Gloria che è stata la mia principale sostenitrice. Quando ho fatto l'orale, era fuori dall'aula ad aspettarmi. Poi, una volta che entrambi abbiamo finito, abbiamo festeggiato a casa nostra con gli amici».

Ora a studiare ci ha preso gusto. «Penso che mi iscriverò a Giurisprudenza». Ma in facoltà non incontrerà la figlia Gloria, «perché lei farà Medicina».

Michele Ceparano

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