Escono da Mercantinfiera e vengono rapinati

Che Mercanteinfiera sia un evento di rilevanza ormai globale lo confermano i dati dei visitatori e le tante lingue straniere che si sentono tra gli stand. Ma purtroppo c'è un altro indicatore del suo successo: è una calamita anche per i banditi.

Lo dimostra un incredibile episodio che risale ai giorni scorsi: involontari protagonisti due uomini e la fidanzata di uno di loro, tutti intorno ai 30 anni, arrivati a Parma dalla provincia di Pavia per visitare la fiera. Pregustavano una piacevole giornata tra cose belle e appassionati di antiquariato, invece sono finiti all'ospedale e dai carabinieri. E si sono visti sparire un tesoro dalle mani.

I tre erano partiti in macchina da Mortara portando una borsa piena di orologi di valore: un Cartier, due Rolex, un Hublot in oro e diamanti, oltre ad altri oggetti personali di valore. Lo scopo della gita, come è prassi tra i collezionisti, era quello di fare valutare gli orologi dai commercianti in fiera per un un eventuale scambio. Perché al «Mercante» ci sono i più importanti operatori del settore: se c'è un posto giusto per fare affari è proprio quello. Ma, come detto prima, non ci sono solo gioiellieri. I tre se ne sono resi conto non appena hanno fatto ritorno a Mortara. Arrivati in auto a destinazione, si sono fermati davanti alla stazione. Uno di loro doveva prendere un treno per Torino e gli altri due sono scesi per accompagnarlo al binario. A quel punto, la pessima sorpresa.

Da quando erano usciti dai padiglioni di Baganzola non si erano mai fermati e non avevano notato nulla di strano. Non si erano accorti di essere pedinati. Ma di colpo sono stati affrontati da due uomini, felpa col cappuccio e mascherina sul volto, che li hanno aggrediti senza proferire verbo.

Uno ha arpionato un Cartier dal polso della ragazza buttandola a terra e fratturandole un dito della mano e strappandole, nel frattempo, lo zainetto in cui stavano altri tre orologi, complessivamente, dal valore di 70mila euro mentre l'altro ha preso lo zaino del giovane che stava per andare a prendere il treno con all'interno un computer, un altro orologio e altri oggetti personali. Quindi sono saltati su due auto scure parcheggiate a poca distanza e sono fuggiti lasciando sgomenti i tre che hanno accompagnato la ragazza all'ospedale prima di andare in caserma dai carabinieri a denunciare la rapina. Il fatto che gli orologi fossero stati estratti dalle borse solo dentro la fiera fa supporre che qualcuno si sia aggirato tra gli stand e vedendo quei pezzi preziosi abbia deciso di seguire il terzetto. Aspettando il momento giusto per colpire.

La velocità dell'azione e la determinazione fa pensare che si tratti di professionisti, gente abituata a simili razzie, banditi che non hanno perso tempo a parlare. Non hanno neppure avuto bisogno di mostrare delle armi: è bastata la forza fisica e la decisione. Mercanteinfiera, lo abbiamo detto è un evento globale. Peccato che tra tanti tesori di ieri e di oggi ci si infilino anche dei soggetti che purtroppo non passano mai di moda: i delinquenti.

Luca Pelagatti