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Sissa Trecasali

Investita e uccisa a San Quirico: 62enne condannato a un anno

Investita e uccisa a San Quirico: 62enne condannato a un anno

11 Aprile 2024, 03:01

Meno di un giorno durò la sua agonia. Verso le 18 del 15 giugno 2023, Nadia Mattioli pedalava su una rotatoria lungo strada Torta a San Quirico, non lontano dal Taro, quando fu investita da un'auto. Nell'impatto e nella caduta riportò traumi gravissimi in varie parti del corpo, anche al capo. Vani furono la corsa dei primi soccorritori e il volo dell'eliambulanza inviata dalla centrale operativa del 118 con la quale venne trasportata di urgenza all'ospedale Maggiore, vane le cure dei medici: alle 10,25 dell'indomani, Nadia Mattioli spirò, lasciando di sé, oltre al ricordo di una persona innamorata dei viaggi, della natura, e della bicicletta, una testimonianza di amore per il prossimo. I suoi organi furono espiantati, per dare speranza e vita e a loro volta permettere a Nadia di continuare a vivere.

I rilievi della Polizia locale del servizio associato delle Terre del Basso Taro di San Secondo, Roccabianca, Sissa Trecasali, intervenuta insieme con i carabinieri di Colorno, stabilirono che la donna stava già percorrendo la rotatoria, quando venne urtata dalla Citroën C3 condotta da un 62enne. L'uomo si era immesso nella rotatoria senza rispettare la precedenza. Il suo nome finì sul registro degli indagati per omicidio stradale. Dalla ricostruzione delle forze dell'ordine emerse anche che l'automobilista aveva imboccato la rotatoria a bassa velocità.

Non sarebbe quindi stata un'imprudenza a costare la vita di Nadia Mattioli, ma una distrazione o una sorta di blackout nel campo visivo di colui che era alla guida della Citroën. Il 62enne ha più volte sostenuto di non avere proprio visto la ciclista sulla rotatoria. Processato per rito abbreviato, l'uomo è stato condannato dal Gup a un anno di reclusione e al pagamento delle spese processuali (ma gli sono state riconosciute la sospensione condizionale della pena e la non menzione). La patente gli è stata sospesa per sei mesi. La difesa, una volta lette le motivazioni della sentenza, valuterà il ricorso in appello.

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