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Il poliziotto ricordato durante la festa del corpo

L'ultima lode per il commissario Ledis Fontana

L'ultima lode per il commissario Ledis Fontana

di Luca Pelagatti

11 Aprile 2024, 03:01

Quando gli agenti premiati hanno ricevuto dal questore la pergamena, ovviamente, sono tutti stati salutati da un applauso. Ma ce n'è stato uno che che più degli altri ha riempito il Ridotto del Regio e che sembrava galleggiare tra gli stucchi, non voler finire. E, dettaglio particolare, chi era sul palco in quel momento non indossava la divisa.

E' stato forse il momento più toccante della cerimonia quello in cui Shyla e Alysia, le figlie di Ledis Fontana, hanno ricevuto l'ennesima lode per il vice commissario che, lo ricordano tutti, era sempre tra i premiati nel giorno della festa della polizia. Lo è stato anche ieri: anche se Ledis ora non c'è più.

Lo sbirro che non alzava mai la voce, il capo dell'Antirapine che smetteva di indagare solo quando saliva sul trattore per tornare ad essere un «agricolo reggiano», è stato sconfitto ad agosto dello scorso anno da una malattia feroce ma ancora una volta il suo nome è risuonato il giorno in cui si celebrano i migliori in divisa.

«Ha fatto assicurare alla giustizia tre pericolosi rapinatori pluripregiudicati», ha recitato lo speaker. E poi è scattato quel battimani forte, profondo. Conoscendolo, è certo che avrebbe sorriso e poi scosso la testa. «Lasciate stare, ho solo fatto il mio lavoro».

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