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Piazzale Bertozzi

L'Oltre Lab è chiuso e scatta la polemica. Il Comune: «Riaprirà»

L'Oltre Lab è chiuso e scatta la polemica. Il Comune: «Riaprirà»

di Anna Pinazzi

21 Febbraio 2025, 03:01

Un grosso lucchetto chiude la porta di vetro. Sbirciando dentro al locale, si possono intravedere sedie e tavolini tutti accatastati sopra a un telo bianco. Qualche filo penzola dai lampadari. Un foglio bianco appeso all'ingresso spiega: «Oltre Lab comunica che effettuerà una chiusura temporanea». La data è questa: «Dal 1° febbraio».

Sono venti giorni, quindi, che l'Oltre Lab, il centro creativo e laboratoriale di piazzale Bertozzi è chiuso. In tanti, residenti compresi, si stanno chiedendo il perché. Sul foglio all'ingresso si può leggere, ancora: «Per revisione attrezzature interne». E viene specificato: «Quanto prima comunicheremo la data di riapertura» (data che, al momento, rimane sconosciuta). Le risposte arrivano dall'assessora alla Partecipazione, Daria Jacopozzi: «Si tratta di una chiusura temporanea - fa sapere - per una vera e propria riorganizzazione interna e risistemazione sia della struttura che parte della gestione». In particolare «rafforzeremo alcuni aspetti - informa l'assessore - per rendere più sostenibile la struttura e le sue attività». E annuncia: «Questi lavori sono necessari per nuovi progetti». Quali? «Rendere più sicuro lo spazio sarà necessario anche per accogliere al meglio le persone con disabilità - ribatte -: abbiamo in mente di creare progetti dedicati al lavoro fragile, per renderlo molto più qualificante».

Una progettualità, come spiegato dall'assessora, che «proseguirà insieme all'associazione Turbolenta Aps». Associazione che abbiamo contattato: il presidente, Davide Spaggiari non interviene e lascia la parola al Comune. Non resta che capire, dunque, le tempistiche della riorganizzazione imminente. Jacopozzi fa sapere: «Ci vorrà ancora un po' di tempo, presumiamo circa un mese». In ogni caso, l'assessore alla partecipazione rassicura: «L'Oltre Lab riaprirà».

Ma le spiegazioni non convincono alcuni esponenti politici della città. I motivi sono diversi, a partire dal fatto che la struttura sia stata riaperta di recente, dopo lavori di manutenzione e ristrutturazione (dando nuova vita all'ex Hub Cafè). La presentazione alla città del nuovo «chiosco di innovazione sociale» era avvenuta pochi mesi fa, alla fine di marzo 2024. «La chiusura da alcune settimane di Oltre Lab è una sconfitta per l'Oltretorrente che vive oggi una situazione di grande difficoltà e per tutta la città - dichiara Marco Osio, consigliere comunale della lista Vignali sindaco -. Un'occasione sprecata per riqualificare un'area e per offrire ai cittadini uno spazio di aggregazione e di crescita culturale. Spazio che era stato pensato e realizzato dall’ex sindaco Vignali come luogo di socialità in una zona difficile della città, ma che oggi non si riesce neanche a tenere aperto».

L'amministrazione e le due associazioni coinvolte nella gestione - Turbolenta e Consorzio ossigeno - avevano «tagliato il nastro» della nuova struttura promettendo «un nuovo punto di riferimento per il quartiere Oltretorrente». «Ma così non è stato - rincara la dose Osio -: la realtà, purtroppo, è ben diversa. Infatti, dopo neanche un anno di attività stentata, tra eventi sporadici il locale è chiuso da settimane».

Interviene anche Civiltà parmigiana: «Dopo oltre due anni di co-progettazione e meno di uno di attività, Oltre Lab risulta chiuso da inizio mese e senza alcuna comunicazione ufficiale», fa presente Maria Federica Ubaldi, capogruppo di Civiltà parmigiana in consiglio comunale. Facendo riferimento agli scopi dell'iniziativa, il partito sottolinea: «Presentato come un esperimento innovativo di amministrazione condivisa, un modello di rigenerazione urbana basato su inclusione e partecipazione, questo progetto si è già arrestato senza alcuna spiegazione ufficiale». Civiltà parmigiana chiede «spiegazioni chiare sul perché della chiusura».

E aggiunge: «Il caso di Oltre Lab mette in luce un problema più ampio sulla sostenibilità di questi progetti - riflette il partito -. La rigenerazione urbana richiede una strategia di lungo periodo, altrimenti il rischio è che percorsi di co-progettazione complessi si traducano in iniziative destinate a spegnersi prematuramente. Senza una visione chiara e strumenti adeguati a garantire continuità - aggiunge -, esperienze come questa rischiano di rimanere solo operazioni di facciata, più utili per la comunicazione che per la comunità».

Ma a chi dice che Oltre Lab sia stato un flop, l'assessora Daria Jacopozzi risponde così: «Non è assolutamente vero - chiosa - ha portato nel quartiere tanta progettualità e speranza: e continuerà a farlo, ancora di più».

Anna Pinazzi

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