Salso get talent, tanti giovani sul palco

Il talento dei ragazzi e delle ragazze di Salso, frutto di un percorso educativo, artistico e umano che unisce musica, teatro e partecipazione attiva alla comunità.

Domenica sera, sul palco di piazza Libertà, è andato in scena «Salsomaggiore Get Talent», lo spettacolo conclusivo dei laboratori musicali ed espressivi del progetto «Educativa di strada», promosso dalla cooperativa sociale «Il Cortile» in collaborazione con il Comune.

In scena, canzoni tratte da musical e film indimenticabili, reinterpretate in chiave moderna da un gruppo di giovani artisti guidati da Monica Magnani, vocal coach e performer di grande esperienza, con alle spalle collaborazioni con nomi del calibro di Joe Cocker, Mina e Laura Pausini.

A introdurre la serata è stata l’assessora Daniela Isetti, che ha evidenziato l’impegno e la determinazione con cui i ragazzi hanno lavorato: «Salsomaggiore Get Talent è un progetto curato da Monica insieme alle ragazze della cooperativa Il Cortile. I protagonisti di questa sera hanno lavorato duramente e si sono messi in gioco senza alcun timore».

Lo spettacolo, presentato da Nicola Castellaneta, si è articolato in due parti: nella prima, esibizioni corali con brani tratti da musical come Peter Pan, Mamma Mia, This is Me, Pinocchio e Il Re Leone; nella seconda, spazio alle performance individuali, con brani originali scritti dagli stessi giovani o cover di artisti come Giorgia, Arisa, Angelina Mango e Anna Pepe.

A confermare il successo della serata è stata la stessa Monica Magnani: «Abbiamo affrontato il musical, un genere complesso che unisce canto, recitazione e danza, senza che i ragazzi avessero alcuna preparazione specifica. Ma sul palco accadono magie. C’è un potenziale incredibile, ed è importante spronare i giovani a seguire le loro passioni e a superare i propri limiti. Ringrazio le educatrici della cooperativa Il Cortile, in particolare Sara, Giulia e Cinzia, per il prezioso supporto di questi mesi. Salsomaggiore è piena di talento, e i ragazzi ne sono la dimostrazione».

Mattia Dallaturca