Finge di comprare una bici online e incassa un versamento: truffatore condannato

Occhio al compratore che invita il venditore a fare ciò che dovrebbe essere compito suo, ossia recarsi a un bancomat. Al controsenso dell'operazione corrisponde un tentativo di truffa. Tentativo andato a segno nel luglio di cinque anni fa ai danni di un trentenne parmigiano di origini campane che aveva messo in vendita su un sito online la propria mountain bike. Il giovane era subito stato contattato da un certo Matteo. La cifra dell'affare andò bene fin da subito: come pensare il contrario, dal momento che l'«acquirente» sapeva benissimo che non avrebbe scucito un centesimo?

Al giovane fu richiesto di raggiungere uno sportello automatico e di digitare una serie di numeri. Fatto questo, il truffatore convinse l'altro a digitare la somma massima che compariva nel display, cioè 446,85 euro. Scoperto che quei soldi erano stati detratti dal proprio conto, il giovane aveva chiesto delucidazioni, sentendosi rassicurare che quella era la procedura: «Nei prossimi giorni riavrai quella cifra e i 150 euro della bici». Ma il tempo passò invano, e al trentenne non rimase che denunciare ai carabinieri che risalirono a un quarantenne veneziano. L'uomo ritenuto responsabile della truffa (con numerosi precedenti) è stato condannato dal giudice Giuseppe Monaco a un anno di reclusione e 300 euro di multa, dopo che il pm Marirosa Parlangeli aveva chiesto dieci mesi.

rob.lon.