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La Lipu: «Eolico, impianti devastanti per il nostro territorio»

La Lipu: «Eolico, impianti devastanti per il nostro territorio»

21 Ottobre 2025, 03:01

Impianti eolici sul nostro Appennino: a prendere una decisa posizione questa volta è la Lipu. L'associazione nazionale, con sede a Parma, premette: «Si impari a chiamarli impianti e non parchi. I parchi proteggono l’ambiente anziché distruggerlo». La Lipu esprime una forte opposizione al progetto e intende ribadire alcune considerazioni.

«La produzione di energie da fonti rinnovabili è necessaria e urgente ma non può essere una giustificazione la realizzazione di pale eoliche alte ognuna 206 metri che, per comprenderne bene le dimensioni, equivale all'altezza di un grattacielo di ben 42 piani, da moltiplicare per 47. Questi impatti sul territorio e sugli habitat naturali, dimostrano che non si tratta di un progetto “green”, ma piuttosto di una devastazione territoriale irreversibile: sbancamento di crinali, aperture nuove strade, eccetera. La Lipu rileva che non è stata effettuata un’analisi esaustiva, sia in termini qualitativi che quantitativi, sull’eventuale rischio di compromissione degli habitat, così come previsto dai regolamenti europei per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione della natura e della fauna selvatica. Infatti, questi impianti avranno un effetto devastante su specie animali importanti che, oltre ad essere protette a livello italiano ed europeo, sono il simbolo del nostro Appennino, esattamente come l'aquila reale, il biancone ed il falco pellegrino. Questi preziosi uccelli rapaci, che svolgono un'importante ruolo di equilibrio degli ecosistemi sparirebbero in modo definitivo, così come già successo in altre zone».

«Per questi e molti altri motivi, la Lipu è fortemente impegnata in queste ore ad elaborare un pacchetto di osservazioni specifiche, al fianco dei cittadini e delle amministrazioni comunali per questa importante vertenza - afferma ancora l'associazione -. Ma è necessario chiarire subito una cosa elementare e sgombrare il campo da qualsiasi dubbio o imprecisione che nel caos del dibattito politico è spesso creato ad hoc: la parola definitiva sulla realizzazione di questo specifico progetto così impattante è nelle mani del Governo, in particolare del ministero dell'Ambiente, tramite l'approvazione della Via (Valutazione di impatto ambientale). Di nessun altro. Nè della Regione, nè della Provincia, nè dei Comuni interessati. Di nessun altro. Allo stesso tempo però, al fianco delle valutazioni tecniche, chiediamo al ministro Pichetto Fratin di ascoltare le istanze unanimi dei comuni dell'Appennino parmense che chiedono da sempre sostegno ma per uno sviluppo equilibrato con l'ambiente circostante, per un turismo sostenibile e per la promozione dei propri prodotti agroalimentari a difesa di una agricoltura che si sta via via perdendo», conclude la Lipu.

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