SALA BAGANZA
Sala Baganza «Prof, la regina Elisabetta è ammalata!», ha esordito Chiara di 1ª B durante la lezione di inglese della professoressa Cinzia Squeri.
Il Covid non ha avuto rispetto neppure per sua maestà. La preoccupazione della ragazzina per la salute della longeva sovrana è stata accolta con un sorriso dalla docente che ha preso l’occasione per realizzare «il desiderio di una vita di un’insegnante di inglese»: scrivere una lettera alla regina d’Inghilterra.
«Facciamole gli auguri di pronta guarigione ma anche per i suoi 70 anni di regno!» ha proposto la professoressa trasformando la simpatica idea in un vero e proprio laboratorio di scrittura di quella che sarebbe stata una «lettera ufficiale», coinvolgendo, oltre agli studenti di 1ªB delle scuole medie Ferdinando Maestri di Sala Baganza, anche quelli di 1ªA.
«Ho chiesto ai ragazzi di scrivere ognuno una propria lettera, poi ho raccolto idee da una parte e dall’altra. Abbiamo messo in atto il classico “cooperative-learning”», spiega Cinzia Squeri. Presi dall’entusiasmo i giovanissimi studenti si sono messi al lavoro elaborando frasi di auguri per una rapida guarigione e per il Giubileo di platino, senza dimenticare quelli per il recente compleanno della sovrana e le condoglianze per la perdita del marito, il principe Filippo, scomparso lo scorso anno. Il tutto - ovviamente - direttamente in lingua Inglese.
«Sono stati molto bravi! E, una volta data l’impostazione di lettera formale e importante, ogni ragazzo ha dovuto ricopiarla sul suo quaderno. Dovevamo scegliere la grafia migliore e decidere “chi” avrebbe messo nero su bianco le parole destinate a sua maestà, la regina Elisabetta II».
Un lavoro di squadra
Con una raccolta fondi di 20 centesimi a testa si sono acquistati carta da lettere, buste, biglietti di auguri e francobolli e poi ... tutti all’ufficio postale per chiedere informazioni. Un lavoro di squadra dall’inizio alla fine.
«E se la regina ammalata si fosse trasferita in un’altra dimora?», hanno chiesto i ragazzi. «Non preoccupatevi che glielo faranno sapere -, li ha rassicurati l’insegnante - vedrete che almeno a Buckingham palace la vostra lettera entrerà».
Alla fine, verso palazzo reale, sono partite due missive: una dalla 1ªA e una dalla 1ªB ma anche tante lettere personali da parte di ogni studente.
E in un martedì mattina qualunque, che verrà sicuramente ricordato come speciale, il colpo di scena. Caterina, la collaboratrice scolastica, avvisa: «C’è una lettera “british!”». «Ragazzi c’è posta per voi!» le fa eco la prof d’inglese facendo irruzione in classe.
La busta, con tanto di sigillo della Royal mail, passa tra le mani di ciascuno poi, tra applausi di gioia, viene finalmente aperta.
Al suo interno c’é un trittico di ringraziamento agli studenti per la loro gentilezza, il biglietto ufficiale del Giubileo di platino e due foto della regina di cui una informale. «Era un biglietto personalizzato», precisa Cinzia Squeri, felice di aver potuto regalare ai suoi ragazzi questo momento emozionante.
«E’ stato più che un compito: si chiama “compito di realtà” - aggiunge -. La lentezza oggi è spazzata via da email e social: noi, con questo lavoro, l’abbiamo recuperata, vissuta e assaporata, E’ stata un’esperienza unica».
Oltre alla lettera indirizzata alla 1ªB, stanno arrivando altre risposte da «casa reale» ai biglietti di auguri scritti dai singoli studenti. Quindi un work in progress.
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