PARMA CALCIO
Ora non ci sono più vie d'uscita quale prima potevano essere le aspettative di mercato. Da oggi alla fine del campionato mancano 18 partite e il Parma ha davvero ridotto i margini di errore. Specie quando l'avversaria è una concorrente diretta nella lotta per la serie A. E il Benevento, sconfitto rocambolescamente e senza meritarlo all'andata al Tardini, non ha mai nascosto velleità di immediata risalita tra i grandi, pur avendo puntato, come aveva fatto il Parma, su un tecnico assai giovane.
Ora Iachini ha davvero tante bocche da fuoco anche se con la squadra, partita giovedì per il Sannio, non ci sono Osorio, Brunetta e Inglese. Il venezuelano è arrivato all'ultimo momento dagli impegni con la Nazionale (due gare viste per intero dalla panchina) mentre Bobby-gol, che era tra i convocati per il Crotone, non deve aver fatto grandi passi avanti. Ci sono però le novità Pandev, Simy e Oosterwold, oltre a Man e Tutino tornati in campo domenica.
Un attacco che con Iachini ha segnato 5 gol in 7 gare non può ambire alla serie A. ed ecco allora i doverosi puntelli, gente che sa giocare, sa calciare e segnare e arriva da sfide con squadre e difese più forti di quelle che si ritroverà di fronte.
Non è più tempo di soppesare gli affari fatti e non fatti: Ora non c'è che da sperare che si trovi la quadra di un gioco efficace perché sennò neppure Simy e Pandev potranno fare la differenza.
Se il tecnico insisterà con il 5-3-2 diventerà fondamentale spingere di più sulle fasce. Rispoli e Costa dovranno essere a turno ala, centrocampista esterno e terzino, a seconda della fase di gioco. Senza invece trascurare di proporsi senza palla, come soprattutto Rispoli sta facendo nelle ultime gare. Gli ultimi due letali gol incassati sono arrivati dal pressing avversario sul nostro possesso nella trequarti difensiva. Se si perde la palla lì e in quel modo diventa complicato rimediare. È successo a due giocatori che arrivavano dalla serie A e chissà che non serva da mònito a tutta la rosa. La B non è la A, ma non c'è da scherzarci, perché finisce male. Riprove ne avevamo già avute tante, ma ancora non bastano.
Ma non è neppure il momento, in questa vigilia, di andare troppo a rimestare gli episodi. Ora si tratta solo di cominciare a vincere perché di vittorie, e possibilmente contro le rivali, ne serviranno parecchie.
A chi gioca e allena nel Parma non manca niente per fare meglio di come si è fatto. Se si è vinto poco finora è appunto perché non si fatto abbastanza per riuscirci. Ognuno nel suo, è ora di alzare il rendimento, di cercare quella svolta che sia davvero tale e duri anche nel tempo.
Paolo Grossi
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata