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Verso l'elezione del nuovo papa, conclave il 7 maggio: da oggi all'extra omnes cosa succede - Fumate, schede e quorum: come funziona

Verso l'elezione del nuovo papa, conclave il 7 maggio: da oggi all'extra omnes cosa succede

28 Aprile 2025, 15:48

I novendiali e le congregazioni generali, i rosari e gli incontri informali. Poi la missa pro eligendo romano Pontefice e l’atteso extra omnes con cui si dà inizio alle votazioni. Saranno nove giorni intensi quelli che attendono i cardinali in vista del 7 maggio, la data scelta oggi dai porporati per l’inizio del Conclave che deciderà il nome del successore di Francesco.
Ogni giorno, così come avviene già dal 26 aprile - la data dei funerali di Bergoglio - si terranno i novendiali, le messe in suffragio del Pontefice presiedute ogni volta da un cardinale diverso. I nove giorni di lutto termineranno domenica 4 maggio con la celebrazione affidata al cardinale Dominique Mamberti, protodiacono del Collegio Cardinalizio. Contemporaneamente proseguiranno anche le congregazioni generali, le riunioni dei cardinali pre-conclave durante le quali si discutono sia questioni formali e logistiche - come è accaduto per la data dei funerali e del Conclave stesso - sia quelle sul ruolo e sulle sfide che attendono il nuovo Papa.
Il periodo che manca alle votazioni nella cappella Sistina sarà comunque dedicato a momenti di preghiera, rosari e incontri informali da parte dei cardinali, come avvenuto ieri con i Vespri nella basilica di Santa Maria Maggiore, davanti al sepolcro di Francesco. Il giorno più atteso resta quello del Conclave, che si aprirà ufficialmente con la cosiddetta Missa pro eligendo romano Pontefice. I cardinali si riuniranno nella basilica di San Pietro e parteciperanno alla messa presieduta dal cardinale decano, Giovanni Battista Re. Il pomeriggio dello stesso giorno, invece, si recheranno in processione verso la Cappella Sistina, dove nel frattempo è stato allestito un pavimento di legno sopraelevato, per 'distaccarè fisicamente i cardinali da ogni rapporto con il mondo esterno. Subito dopo il decano leggerà il giuramento, che si concluderà con il tradizionale 'extra omnes' pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli. Solo allora si chiuderanno le porte della Cappella Sistina e prenderà il via la prima votazione e, di conseguenza, la prima fumata per l’elezione del 267° Pontefice della storia.

Come funziona il conclave: fumate, schede, quorum

Una macchina complessa ma pressochè infallibile messa a punto in secoli di storia e tradizione liturgica. Una votazione terrena che, per intercessione dello spirito santo, designerà il rappresentante di Cristo in terra: dunque un atto normato da regole ferree e preceduto da una liturgia significativa.
E’ il conclave che, per l’elezione del successore di Bergoglio, si aprirà il 7 maggio. Il numero massimo di cardinali elettori è stabilito in 120 anche se al momento gli aventi diritto al voto sono 135. Per tutti è fatto divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo o mettersi in contatto con l’esterno in virtù del vincolo di riservatezza e segretezza,
È solo al termine del giuramento - che si conclude con la frase «extra omnes» (fuori tutti) - che prende il via ufficialmente il conclave, con la chiusura a chiave della porta di accesso alla cappella Sistina e l’avvio delle operazioni di voto. Il 7 maggio, giorno dell’avvio del conclave, si terrà una sola votazione nel pomeriggio mentre nei giorni successivi saranno quattro in totale, due la mattina e due il pomeriggio. Una volta scritto il nome sulla scheda sotto la frase 'Eligo in Summum Pontificem', ogni singolo cardinale elettore si avvia verso l’altare con la scheda piegata e ben visibile. La adagia su un piatto d’argento poggiato su un’urna e poi la lascia scivolare all’interno. Una volta conclusa la sessione di voto, i primi due scrutatori aprono e leggono in silenzio il nome scritto sulla scheda, mentre il terzo pronuncia il nome. Le schede vengono forate e legate insieme, per essere poi bruciate all’interno della stufa. Nel caso di mancata elezione verrà aggiunta una miscela che colorerà il fumo di nero. In caso contrario, invece, il decano si rivolge al candidato eletto per chiedergli se accetta o meno l’incarico e quale sarà il nome scelto, ma questo solo se il nome ha ottenuto i due terzi dei suffragi. Solo allora verranno bruciate le schede aggiungendo il colorante bianco che annuncerà dal comignolo della cappella Sistina l’elezione del nuovo Papa.
Solo al termine si procede alla vestizione nella cosiddetta 'stanza delle lacrimè nella sagrestia della cappella Sistina. Toccherà poi al cardinale protodiacono dare l’annuncio dell’elezione dalla loggia centrale della basilica di San Pietro, dalla quale successivamente si affaccerà il nuovo Papa per la benedizione Urbi et Orbi.

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