GUARDIA DI FINANZA
I militari della Guardia di Finanza e gli ispettori dell’agenzia delle Dogane hanno sequestrato 13 auto di contrabbando al porto di Ravenna. I veicoli, di grossa cilindrata, secondo le Fiamme Gialle circolavano con targhe estere senza che fossero stati pagati i relativi diritti doganali pari a circa 50mila euro.
Immatricolati in Paesi extra-Ue, i veicoli venivano sistematicamente usati sul territorio dell’Unione Europea da proprietari residenti in Italia: ciò permetteva l’elusione non solo della normativa doganale con un risparmio sui costi di uso nell’Unione del mezzo. Ma permetteva ulteriori vantaggi legati alla riduzione delle spese di gestione: come il bollo auto e l'assicurazione. Inoltre l’assenza di una regolare procedura di importazione, comportava difficoltà nelle procedure relative all’irrogazione e al recupero delle sanzioni per violazioni al codice della Strada.
I proprietari dovranno ora decidere se riscattare i veicoli sequestrati versando i relativi diritti doganali comprensivi di sanzioni. Oppure lasciare che vengano confiscati dall’agenzia delle Dogane e poi venduti tramite asta pubblica con incasso delle somme ricavate all’erario.
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