I reati contestati vanno dall'emissione di false fatture alla dichiarazione fraudolenta
Sull'autenticità della «notifica» non ci piove: è giunta in diretta nelle mani degli avvocati. Quattro rinvii a giudizio su quattro. Il Gup Mattia Fiorentini ha accolto le richieste di Paola Dal Monte, il pm titolare dell'inchiesta su Parma gestione entrate (Pge), la società pubblico-privata responsabile della riscossione delle entrate comunali tributarie ed extratributarie. Almeno 22.010 notifiche emesse da Pge relative a multe e ingiunzioni di pagamento tra il 2012 e il 2016, secondo l'accusa sarebbero state taroccate. Un'ipotetica catena di montaggio del falso per spennare i cittadini sulla quale hanno effettuato una lunga e faticosa indagine (solo le intercettazioni sono migliaia e migliaia di pagine) Guardia di finanza e Squadra mobile.
Andranno così a processo Pier Luigi Allegri, ex direttore generale di Parma gestione entrate, Enrico Tosi, ex presidente della partecipata, Federico Merli, amministratore di Parma recapiti e Docmail, società alla quale la partecipata comunale aveva affidato le notifiche degli atti, e Maria Cristina Saccani, commercialista reggiana ed ex presidente di Parma gestione entrate.
I reati contestati vanno dal falso materiale in atto pubblico (per Allegri e Merli) all'emissione di false fatture (Merli) alla dichiarazione fraudolenta (Allegri, Saccani e Tosi). Merli, dovrà anche rispondere di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Oltre alla montagna di falsi, la procura contesta anche una lista di reati fiscali.
I cittadini destinatari delle false notifiche potrebbero fare causa, per riottenere ciò che hanno ingiustamente pagato. Ma per pochi euro (con il valore aggiunto del principio) rischiano di dover molto di più.
Gianluca Paglia accoglie la notizia del rinvio a giudizio con serenità. «Andiamo a processo - dice il difensore di Allegri - con la sicura fiducia di far luce sull'innocenza del mio assistito che oltretutto nell'ambito dell'organizzazione aziendale non aveva la qualificazione e il titolo per commettere i fatti di cui è stato imputato». La prima udienza è fissata per il 25 novembre 2021.
r.c.
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