ALLARME
Il Po va sempre più giù. A causa della prolungata assenza di precipitazioni sul Nord Italia, e del perdurare delle temperature rigide, il fiume, anche nel territorio Parmense va sempre più giù e si sta avvicinando, all’idrometro di Cremona (riferimento anche per la Bassa Parmense) ai 7 metri sotto lo zero idrometrico (questa mattina, alle 8, era a meno 6.86). Già nei giorni scorsi Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po, parlando della magra, ha sottolineato che “questa può essere un campanello d’allarme in termini di acqua da prelevare in un prossimo futuro per l’agricoltura”.
I giacimenti di risorsa idrica immagazzinati potrebbero così risultare carenti già all’avvio della stagione irrigua che, peraltro, negli ultimi anni è partita sempre più in anticipo proprio a causa della prolungata siccità scaturita dalle conseguenze della situazione climatica. Nel frattempo si stanno facendo sempre più largo gli spiaggioni lungo i quali non mancano le sorprese, come quelle di Polesine Parmense dove il fiume ha restituito i resti di mura appartenenti al vecchio abitato di Polesine di San Vito, uno dei centri che, nel corso dei secoli, sono spariti proprio a causa delle erosioni causate dal Po.
p.p.
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