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Nuove regole

Gli esercenti parmigiani e l'addio al Green Pass: "La luce in fondo al tunnel"

La luce in fondo al tunnel

di Riccardo Zinelli

03 Aprile 2022, 08:28

Il 1 aprile sono cambiate le regole anti-Covid: non è più necessario avere almeno il Green pass base per accedere a numerose attività. Un cambiamento che fa ben sperare i parmigiani.
«L’accesso libero a bar e ristoranti all’aperto può incoraggiare i clienti a tornare - riflette Martina Bersani del bar “10 Repubblica” in via Repubblica -: alcuni avventori in questi mesi li abbiamo persi, proprio perché non avevano il Green pass e non prendevano l’asporto. Nei prossimi mesi immagino che tanti clienti torneranno ai nostri tavolini all’aperto».
«Oggi (ieri per chi legge, ndr) sta andando bene nonostante il clima freddo - aggiunge Michela Fontana de “Le Malve” in via Farini - anche se, a dire il vero, è già da qualche mese che qui si è tornati a vedere tanto movimento. I ragazzi al fine settimana escono la sera già da un po': la voglia di muoversi e di uscire è stata più forte di tutto. Andando verso la bella stagione, poi, immagino che la circolazione delle persone aumenterà ancora».


Cade l’obbligo del Green pass anche per i luoghi della cultura: musei, mostre, biblioteche, edicole.
«Questa novità può essere un incentivo alla ripresa dei consumi culturali non perché si dà il via libera a tutti, piuttosto perché alcuni, anche con il Green pass, prima si sentivano frenati ad uscire di casa per paura - dice l’editore Massimo Soncini in borgo Antini -: c’è molta voglia di riprendere la propria vita con normalità»
.«Sicuramente la gente, sapendo che non c’è più l’obbligo del controllo del Green pass, è più invogliata ad uscire e anche a passare in edicola - riflette Francesco Aulita dell’edicola “Zanichelli” in piazza Garibaldi -. I clienti abituali sono venuti sempre a comprare la loro copia della Gazzetta. Però ora la gente si sente decisamente più libera di girare e di uscire di casa».
Via libera senza certificato verde anche nei negozi.
«La differenza rispetto al passato è un accesso più snello e veloce ai nostri negozi - afferma Rosy Montacchini di “Gian Maria Montacchini” in via Cavour -. La rimozione del certificato per accedere ai negozi e ad alcuni servizi, chiaramente è un sintomo che le cose stanno migliorando: è un segnale positivo di uscita dalla fase più grave della pandemia»
.«Le nuove regole, che ispirano fiducia per il futuro, possono aiutare la ripresa del commercio - aggiunge Samuel Malvezzi di “Concept Made” in via Repubblica -. Sono stati mesi duri. La pandemia prima, e la guerra poi, hanno frenato i consumi».
Niente Green pass obbligatorio anche per i servizi alla persona, come i saloni di barbieri e parrucchiere.


«Il lavoro, senza il controllo del Green pass, è diventato più agile - spiega Simone Giuffredi di “Dimensione Uomo” in via Picasso -. Questa novità è un segnale positivo perché finalmente fa vedere la luce in fondo al tunnel. Ma non bisogna mollare: ci sono ancora molti contagi, quindi bisogna stare in guardia nei luoghi al chiuso e affollati dove va portata sempre la mascherina».
Da ieri accesso libero anche a tabaccherie e pubblici uffici.
«L’augurio è che, con meno regole, tornino i clienti che non abbiamo visto in questi mesi - spiega Luigi Furore della “Tabaccheria Numero 3” in via Repubblica -. Con le restrizioni anti-Covid, l’accesso alla mia tabaccheria è stato complesso in questi mesi. Qui potevano entrare solo due persone alla volta. Per ovviare, abbiamo messo persino il monitor con le estrazioni del “Dieci e lotto” in vetrina».
«Cosa è cambiato senza il Green pass? Che andare in Posta è tornato ad essere molto più semplice - dice sollevato Franco, pensionato, appena fuori dalle Poste in via Pisacane -. Quando dovevo mostrare il Pass sul cellulare, non sempre era facile da recuperare».

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