SALUTE E BENESSERE
Come fare per mantenere una pelle perfetta tutto l’anno? Quali accorgimenti adottare per prevenire rughe e altri inestetismi? Lo spiega Paola Bassissi, dermatologa dei Centri Gemini e Dulcamara.
E’ vero che dopo i 40 anni si verificano i primi cedimenti della pelle?
«Sì, soprattutto di quelle zone sensibili del viso (per fare un esempio le palpebre) che devono assolutamente essere protette dal sole. E’ importantissimo per evitare un eccessivo invecchiamento della pelle difendersi dai raggi ultravioletti. Già dopo i 30 anni occorre usare protezioni solari, soprattutto in estate, quando lo schermo per la pelle deve essere totale (soprattutto quando si va in spiaggia)».
Bassissi spiega che il viso necessita di protezione 50. «Consiglio di proteggere almeno il viso restando all’ombra, sotto l’ombrellone, dove comunque si riflette un’ alta percentuale di raggi ultravioletti. Ci si abbronza comunque evitando guai. L’azione del sole diretto, infatti, favorisce le macchie della pelle ma ha anche ha un azione angiogenetica. Favorisce la formazione di antiestetici capillari che richiedono, poi, trattamenti specifici. L’esposizione al sole incauta richiede poi una serie di manovre per cancellare i danni che lo stesso ha prodotto».
Le lampade solari sono dannose?
«Sì, al pari del sole perché contengono raggi Uvb, che regalano la tanto desiderata abbronzatura. Molti giovani hanno la malsana abitudine di esporsi alle lampade tutto l’anno per mostrare poi la famigerata tintarella, ma ciò è pericoloso perché è stato stabilito che, soprattutto fototipi chiari, se si espongono alla lampade, aumentano del 75% il rischio di melanomi (in maggior modo se si espongono in gioventù). Questa pratica, dunque, va assolutamente disincentivata».
Il sole è dunque uno dei primi responsabili dell’invecchiamento cutaneo?
«Assolutamente sì, se poi al sole si aggiunge il fumo il gioco è fatto. L’effetto potenziato dei due danni è inevitabile e fa galoppare l’invecchiamento».
Tante donne patite del sole obiettano che, causa mancata esposizione, aumenta la carenza di vitamina D. E’ vero?
«In realtà basta esporre un 25% del corpo per stimolarne la produzione. Non occorre fare lunghi bagni di sole in spiaggia, basta una semplice passeggiata all’aria aperta con gambe e braccia scoperte per raggiungere il nostro obiettivo. Non dimentichiamo, poi, che ad una certa età, occorre incrementare la vitamina D con integrazioni orali specifiche».
Quando iniziano a mostrarsi, dunque, le prima rughe?
«Verso i 40 anni, quando iniziano a fare capolino i segni d’espressione. Dipende poi dalla mimica del viso do ognuno di noi: donne anche più giovani possono sviluppare precocemente le “cosiddette zampe di gallina” intorno agi occhi. La pelle va protetta dai 30 in poi. Poi dai 40 potremmo ricorrere a diversi provvedimenti».
La medicina estetica aiuta?
«Assolutamente si. Sappiamo tutti che le rughe presenti sulla fronte, intorno agli occhi e alla radice del naso possono essere combattute con il botulino che produce un effetto distensivo ineguagliabile rispetto ad altre tecniche, mentre nella metà inferiore del viso dove il tempo agisce nel produrre cedimento e svuotamento, ci viene in soccorso l’acido ialuronico, sostanza iniettabile nella pelle capace di correggere le imperfezioni di quest’ultima si che si tratti di rughe sottili o profonde (i cosiddetti filler)».
Crede nei cosmetici?
«Sì. Con l’invecchiamento i processi rallentano. Un esempio è l’ esfoliazione cutanea. La pelle dunque si stratifica e se si espone molto al sole si ispessisce per proteggersi. Importante è usare i leviganti come l’acido glicocolico e tutti i derivati del retinolo. Questi prodotti levigano e abbinati a creme idranti a base di acido ialuronico aiutano moltissimo ad avere una pelle sana».
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