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salute

A un pelo dal mare: i consigli della dermatologa

A un pelo dal  mare

di Monica Rossi

14 Luglio 2022, 07:58

La prova costume alla prova del… superfluo. E non parliamo dei chili, ma dei peli (ne abbiamo circa due milioni, di cui 150 mila sulle gambe) considerati il contrario della sensualità, benché siano non poche le fan dei «peli ribelli» come Rihanna, Madonna, Julia Roberts e la nostra Giorgia Soleri, l’eclettica fidanzata di Damiano dei Måneskin.
Al netto della «body hair positivity», liberarsene è d’obbligo per lei pressoché da sempre, tanto che si stima che una donna, nell’arco della vita, si sottoponga a cinquemila depilazioni. E per lui, secondo i nuovi canoni della bellezza maschile.
Gambe liscissime, dunque, così come braccia, ascelle e zona bikini per il gentil sesso; e addome e petto - ma non solo - per quello forte. Si fa presto però a dire «depilazione» (parziale perché non va oltre la superficie del pelo visibile) ed «epilazione» (che prevede invece l’eliminazione dell’intero pelo, bulbo compreso). Come farla? Crema, lametta o ceretta? O è più efficace il laser? E ancora, sono preferibili gli epilatori elettrici? Inoltre, al netto della tecnica, qual è quella che meglio rispetta la nostra pelle e la mette al riparo da infiammazioni e reazioni allergiche ora che l’estate è già qui?
Risponde Maria Beatrice De Felici, specialista del reparto di Dermatologia dell'ospedale Maggiore. Secondo cui, il primo step è il «quando». «Se mancano meno di 12-24 ore alla tintarella, allora meglio evitare un’epilazione traumatica come può essere appunto lo strappo di una ceretta». Più indicato il laser, allora? «Non ora che andiamo al mare o comunque in vacanze all’aria aperta, al sole - avvisa la specialista -. Il laser, da fare solo nei centri qualificati, andrebbe scelto nel periodo autunnale-invernale e primaverile. Se ne sconsiglia l’utilizzo nei giorni immediatamente antecedenti l’esposizione solare, così come a pelle molto abbronzata».
Tornando alla ceretta, la De Felici raccomanda: «Fermo restando che andrebbe fatta fare da estetiste certificate, prima è preferibile sottoporre la zona a pulizia e asciugatura», da eseguire tamponando la pelle e non sfregandola. E dopo, soprattutto nelle zone delicate come il viso (baffetti o basette), «applicare sempre una crema solare con fattore di protezione alta, cioè 50+». Vale per tutti, in particolare per chi ha la pelle scura, «per evitare un’iperpigmentazione post infiammatoria».
E gli epilatori elettrici? Almeno due giorni prima è consigliabile un’esfoliazione delicata (scrub o gommage) per rimuovere le cellule morte ed evitare che, ricrescendo, i peli si possano incarnire. «Attenzione però a non esporsi al sole subito dopo l’esfoliazione, perché potrebbero esserci delle microabrasioni non visibili a occhio nudo: si corre il rischio di eritemi, dermatiti irritative e iper o ipopigmentazione».
Prima di passarlo (contropelo, a differenza della lametta come vedremo), la pelle deve essere pulita, sgrassata (priva di creme e olii) e asciutta. Dopo, la pelle va trattata con una crema lenitiva.
E il rasoio? Da usare rispettando regole semplici ma importanti. «Per le gambe, vanno usate le lamette specifiche usa e getta, sempre perfettamente pulite per evitare infezioni in caso di taglietti o micro-abrasioni - dice la specialista -. I peli poi vanno tagliati nel senso della crescita, cioè dall’alto verso il basso e senza tirare la pelle. Quest’ultima, prima di raderla, andrebbe preparata con schiume e gel specifici che la rendono più morbida ed elastica. Subito dopo, idratare la pelle con creme emollienti e lenitive».
Mai usare, insomma, la lametta che il vostro lui usa per farsi la barba (pensate peraltro per zone più piccole) e mai radersi a secco. E per le zone delicate come ascelle e bikini, invece? C’è chi usa il rasoio, ma «per queste parti del corpo, a patto di aver già fatto in passato delle prove per testare la tolleranza alle sostanze contenute nei preparati o comunque 48 ore prima, una valida alternativa possono essere le creme depilatorie», dice De Felici.

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