INTERVISTA
La video intervista al colornese Paolo Bettati, meglio noto come “Betto”, per comprendere le motivazioni e le emozioni provate nei 76 giorni di cammino per coprire i 2.300 km di Via Francigena, necessari per raggiungere Piazza San Pietro a Roma dalla Cattedrale di Canterbury nel Regno Unito.
“Mettendo un passo avanti all’altro, ho affrontato con questo spirito e senso di avventura la sfida che mi ero posto, ossia arrivare a Roma in solitaria entro tre mesi di cammino e completare in toto la Via Francigena, uno dei cammini più importanti al mondo insieme al Cammino di Santiago di Compostela” queste le prime parole del Betto che aggiunge: “da maggio ad agosto ero libero da impegni lavorativi e potevo disporre di tempo sufficiente per questa avventura. In più mi sentivo bene sia fisicamente che mentalmente grazie ai consigli e alla preparazione che mi avevano fornito Roberto Lorenzani e Giulia Barbieri pertanto mi sono detto è il momento giusto per la Via Francigena. Desideravo compiere un’impresa per tanti impensabile, che richiede un certo tipo di preparazione fisica ed enorme forza d’animo. Così ho deciso, mi sono messo in gioco in un cammino che tal volta è stato faticoso e mi ha gettato nello sconforto in alcuni frangenti: ho passato momenti difficili quando mi è capitato di non trovare un rifugio per dormire la notte, oppure avevo terminato l’acqua e non vi erano fonti in cui abbeverarmi o quando sono stato fermato dalle intemperie (forte vento e pioggia)” racconta Paolo Bettati, che prosegue: “Nonostante questo elenco di disavventure, consiglio a chiunque una esperienza di questo tipo, che è arricchente, ti porta a riflettere e ad accettare l’imprevisto, così come a nutrire gli occhi di luoghi spettacolari che godi in modo pieno perché scopri lentamente; passeggiando vivi quello che vedi in modo sicuramente più profondo di quanto vedi da un finestrino di una auto, di un treno o di un aeroplano”. E conclude così: “Il momento più bello del viaggio l’ho vissuto quando sono entrato in Piazza San Pietro, mi ha lasciato senza parole. Ho pensato ad ogni piccolo traguardo quotidiano per raggiungere la meta e ne è valsa la pena”.
In piazza San Pietro il Betto ha trovato ad accoglierlo due suoi giocatori, Davide Piola e Davide Martani, oltre che da Gabriele Cicchinelli, per tre stagioni seconda linea dell’HBS Colorno. Giusto il tempo dei saluti prima di ritirare il documento della Via Francigena riservato ai soli viaggiatori che hanno completato a piedi il percorso e la richiesta di poter incontrare il Papa. Richiesta accolta e ciliegina sulla torta come riporta il sorridente Bettati ripensando all’impresa eccezionale da poco compiuta.
Da lunedì 5 settembre è iniziata una nuova avventura per il Betto, in qualità di allenatore dei “Barbari del Po”, la squadra cadetta della Rugby Colorno, con l’obiettivo della promozione in Serie B.
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