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Coltellata e testata al "rivale": paura in via Imbriani

Coltellata e testata al "rivale": paura in via Imbriani

13 Marzo 2017, 10:04

Le urla hanno spezzato il silenzio di una placida domenica mattina: teste affacciate alle finestre cercando di capire cosa stesse succedendo, sguardi prima perplessi e poi sempre più impauriti.

Erano quasi le 11, quando in via Imbriani s'è scatenata una furibonda lite tra due uomini di colore. Entrambi nigeriani: certo, si conoscevano e uno dei due ieri mattina ha affrontato l'altro - non si sa se gli avesse dato appuntamento o l'incontro sia avvenuto per caso - per un vecchio «conto in sospeso», un prestito non restituito pare. Ma la situazione è degenerata in pochi istanti.

Non è la prima baruffa che si accende in questi borghi. Ma ieri mattina, a rendere la situazione pericolosa - anche per chi s'è trovato a passare in quei momenti in via Imbriani - è spuntato fuori un coltello. Brandito da uno dei «contendenti», I.T., che ha cercato di colpire il rivale O.H. e alla fine c'è anche riuscito: l'ha preso di striscio a un avambraccio, mentre cercava di ripararsi come poteva dalla furia del rivale.

All'aggressione hanno assistito alcune persone, tra i passanti c'era anche un papà con i suoi due bambini. Il centralino del 113 ha cominciato a squillare e una volante in pochi minuti è arrivata in via Imbriani: a quel punto i due nigeriani erano spariti, ma non si erano spostati di molto.

Sempre continuando nel surreale parapiglia di botte e insulti, avevano svoltato l'angolo e si erano ritrovati in borgo Parente. E' lì che gli agenti, guidati da alcuni testimoni («sono andati di là») li hanno scovati e bloccati.

Quello raggiunto dal fendente era messo maluccio ma non tanto per il taglio superficiale all'avambraccio: sanguinava soprattutto una ferita lacerocontusa che aveva sulla fronte. Provocata da una violenta testata.

Alla vista dei poliziotti, finalmente è tornata la calma: in borgo Parente hanno fatto arrivare un'ambulanza che ha trasportato il ferito al Maggiore, dove gli sono state riscontrate ferite guaribili in 10 giorni.

Il «nemico» è stato perquisito e dal suo borsello è saltato fuori un coltello da cucina, immediatamente sequestrato dagli agenti. L'uomo è stato accompagnato in questura, e sono cominciati gli accertamenti per cercare di ricostruire i rapporti tra i due uomini e soprattutto il motivo che ha scatenato la lite furibonda. Pare che al centro della contesa ci fosse un telefonino, che lo straniero con il borsello aveva venduto qualche tempo fa al connazionale, che però non glielo avrebbe mai pagato. Stanco di «battere cassa» invano, ieri mattina l'avrebbe affrontato a brutto muso fino a esplodere in quella reazione violenta.

Tutto questo putiferio per un fantomatico telefonino (che tra l'altro non sarebbe stato trovato)? Possibile, ma ovviamente la polizia non esclude che ci siano altri motivi dietro questo strano regolamento di conti. Nel frattempo I.T. è stato denunciato per i reati di lesioni personali aggravate e porto di armi o di oggetti atti ad offendere. l.f.

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