Alla ricerca delle tracce della bellezza nella vita quotidiana: Anna Maria Ferraboschi e le foto delle sue "Tracce invisibili" - Video

Cercare la bellezza anche negli angoli più inconsueti. Nei particolari di un muro, nella finestra di una vecchia casa o in un luogo poco frequentato. E così nascono fotografie che sembrano opere di pittura materica. "Cercare la bellezza" nella vita quotidiana e trasmettere emozioni è l'intento dichiarato da Anna Maria Ferraboschi, fotografa di Reggio Emilia che ha inaugurato la sua prima mostra personale Tracce invisibili alla galleria comunale di Bibbiano L'Ottagono, aperta per tutto il mese di marzo. 

Negli scatti che porta alla mostra non si trovano il classico paesaggio o i ritratti ma particolari di oggetti, segni e colori - anche molto forti - in primo piano. Ma bisogna andare oltre a ciò che l'occhio vede. Così una crepa diventa una sorta di porta verso una quarta dimensione in una foto che, ha commentato il maestro della Fotografia Vasco Ascolini all'inaugurazione, "ricorda il tagli di Fontana, che apriva verso un'altra materia". 

Anche il critico d'arte Massimo Mussini, nella presentazione, commenta gli scatti in mostra: "Le fotografie di Anna Maria Ferraboschi sono come frammenti estrapolati dalla realtà visiva che sfuggono allo sguardo superficiale e assumono un'altra configurazione con la complicità dell'autore. L'assenza di descrittivismo, che caratterizza queste immagini, lascia dunque il passo all'immaginazione di chi le guarda". 

Nella video-intervista, Anna Maria Ferraboschi spiega la sua mostra "Tracce invisibili" 

Informazioni
Mostra aperta fino a domenica 26 marzo a "L'Ottagono" di Bibbiano, piazza Damiano Chiesa 2. 
Orari di apertura: sabato 10-12 e 16-18.
Ingresso libero