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Mostra

Fiori, viaggio nelle visioni degli artisti italiani alla Magnani Rocca:

Il 15 marzo inaugurazione di «Flora». Tra i maestri, Boldini, Bocchi, Balla

di Remo Curi

12 Febbraio 2025, 09:49

I fiori, con la loro bellezza effimera e la loro carica simbolica, hanno ispirato generazioni di artisti. Con l’arrivo della primavera, la Fondazione Magnani Rocca celebra questo soggetto eterno con una mostra unica: oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo all’Arte contemporanea, trasformano la Villa dei Capolavori in un giardino d’arte e poesia.

La mostra «Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi» è in programma dal 15 marzo al 29 giugno 2025 alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), immersa nello splendore del Parco Romantico, appena restaurato. Col suo giardino all’italiana, il giardino all’inglese, il biolago e il nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement, il Parco offre un’esperienza multisensoriale che cambia con il susseguirsi delle stagioni.
Oltre 150 capolavori per un omaggio floreale all’arte italiana. Le ortensie di Segantini, Longoni e Fornara, le dalie di Previati e Donghi, l’esplosiva flora magica di Depero e i mazzi ipnotici di fiordalisi, papaveri e margherite di Casorati, il gladiolo fulminato di de Pisis e i crisantemi di de Chirico e Cremona. Le sale della Villa ospitano un percorso che attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità.
Il fiore non è mai solo un fiore. Per Boldini è un simbolo di grazia, per de Pisis un’esplosione cromatica e una riflessione sulla caducità della vita, per Morandi una meditazione silenziosa. «Flora» esplora l’evoluzione di questo soggetto nell’arte italiana, dalla ricchezza simbolica di Segantini e Previati all’avanguardia di Balla e Depero, fino ai linguaggi contemporanei di Kounellis, De Maria, Gilardi, Schifano e Paolini.

Le sale della Villa dei Capolavori, si trasformano in giardini segreti, evocati dalle opere di Pellizza da Volpedo, Chini, Nomellini, Moggioli, Boccioni, per ospitare fiori dipinti o scolpiti del Novecento, da quelli simbolici a quelli futuristi, da quelli recisi a quelli silenziosi fino ai fiori inquieti. Il tutto è affiancato dagli spazi che ospitano i capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova, Burri appartenuti a Luigi Magnani.

Molte «regine di fiori» abitano la mostra, in ritratti intensi in cui il fiore ha una presenza importante quanto quella della protagonista, con opere capitali di Boldini, Tito, Zandomeneghi, Balla, Marussig, Fontana e Pasolini. La rosa è protagonista di un’intera sezione: le Rose di Morandi dialogano con quelle di Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai.
Le opere provengono da importanti musei, istituzioni pubbliche e collezioni private come il Museo del Novecento di Milano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Novecento di Firenze, il Museo Morandi di Bologna, i Musei comunali di Ferrara, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze.
La mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Magnani-Rocca e il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ed è curata da Daniela Ferrari e Stefano Roffi. È realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariparma e Crédit Agricole Italia.
Il modo migliore per visitare la mostra «Flora» e conoscere meglio gli artisti, scoprire gli aneddoti, i retroscena, le curiosità è farsi accompagnare da una guida specializzata. E' possibile prenotare scrivendo a segreteria@magnanirocca.it
Orari delle visite guidate: il sabato alle 16,30 e la domenica e i festivi alle 11.30, 16, 17, Costo guida 5 euro + Biglietto di ingresso 15 euro. Le visite guidate sono disponibili anche per gruppi (fino a 25 persone), in italiano ma anche in inglese e francese. Per organizzare la visita guidata per il tuo gruppo scrivi a segreteria@magnanirocca.it

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