musica
Si è chiusa con un bilancio più che positivo l'edizione 2025 di "Medioevo e oltre", la rassegna che dal 17 agosto al 23 novembre ha trasformato pievi romaniche, chiostri millenari e dimore storiche del territorio parmense in palcoscenici d'eccezione per la musica antica. Circa mille presenze complessive in otto appuntamenti che hanno spaziato dal gregoriano al barocco, sempre preceduti da visite guidate ai luoghi che hanno ospitato gli eventi.
Una formula vincente tra rigore e valorizzazione
Ideata e curata da Melusine Associazione Culturale sotto la direzione artistica di Alessandra Mordacci (con la consulenza di don Lorenzo Montenz), la rassegna si è confermata un modello di successo capace di coniugare rigore filologico e valorizzazione territoriale.
"Sono molto felice del successo di quest'anno", dichiara Alessandra Mordacci. "La formula si è rivelata vincente: ha attirato visitatori sia di prossimità – dal territorio parmense e dalle zone limitrofe – sia provenienti da altre regioni come Toscana, Lombardia e Veneto." La rassegna ha inoltre offerto ai giovani studenti del Conservatorio l'opportunità di esibirsi davanti al pubblico in contesti prestigiosi, conquistando un pubblico fedele che ha riconosciuto alla proposta un'identità collaudata e credibile, capace di avvicinare anche i non addetti ai lavori e i giovani a un patrimonio musicale straordinario.
Artisti internazionali e giovani promesse
La rassegna ha ospitato alcuni tra i più qualificati interpreti dei repertori medievale, rinascimentale e barocco, celebri anche a livello internazionale: dagli ensemble La Douce et Piquante, Dramsam, Korimbos e La Reverdie, ai solisti Francesca Ferrari e Lorenzo Montenz.
Particolarmente apprezzata la sezione ABSOLute. Romanico parmense, tesori da scoprire, che ha visto protagonisti giovani studenti del Conservatorio A. Boito di Parma, allievi della classe di liuto del M° Gianluca Lastraioli, con il patrocinio dello stesso Conservatorio.
Ad aprire e concludere sia ABSOLute che l'intera rassegna è stato il diciannovenne Niccolò Bertoncini, giovane promessa del liuto che ha debuttato nella Pieve di San Pietro a Tizzano Val Parma il 17 agosto e chiuso in bellezza nello storico Salone Barezzi a Busseto il 23 novembre, proprio nel luogo che vide nascere musicalmente Giuseppe Verdi, "scoperto" e incoraggiato da Antonio Barezzi. Il giovane talento ha alternato la musica a brevi ma profonde spiegazioni dei brani eseguiti, riscuotendo ripetuti lunghi applausi e la richiesta di due bis. Tra il pubblico del concerto finale erano presenti l'assessora alla cultura di Busseto Milva Furlotti e il sindaco Stefano Nevicati.
La rassegna si è inserita anche nelle iniziative "Monasteri Aperti Emilia Romagna" (quattro date a ottobre), promosse da APT Emilia-Romagna e CEI, e nelle Giornate Europee del Patrimonio (l’ultimo weekend di settembre), celebrando l'anno giubilare e i cammini della fede lungo la Via di Linari.
Il plauso delle amministrazioni
Entusiasta Raffaella Devincenzi, sindaca di Neviano degli Arduini: "L'evento alla nostra Pieve di Sasso è stato molto apprezzato per la bravura dei musicisti e delle cantanti. Musica che ben si addice ad un contesto architettonico e storico antico e maestoso. Grazie all’Associazione Melusine per averci dato, tramite questo bando, l'opportunità di un pomeriggio di grande spessore culturale".
Un progetto condiviso
Il progetto ha goduto dell'adesione dei Comuni di Langhirano, Lesignano de' Bagni, Neviano degli Arduini e Tizzano Val Parma, del patrocinio della Diocesi di Parma e del Conservatorio di Parma, della collaborazione delle associazioni bussetane DoReMiusic e Amici di Verdi, e del fondamentale sostegno di Fondazione Cariparma.
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