Da Crotone al Tardini poco è cambiato, dal ko di fine 2020 a quello di ieri con il Torino. Con una piccola grande differenza: ieri a seguire la sfida tra crociati e granata c'era il presidente Kyle Krause. Che, presumibilmente, non deve essere uscito dallo stadio sereno. Caricato di molti dubbi sul futuro della sua squadra. Soprattutto sulla gestione tecnica.
In una domenica che il presidente aveva vissuto con l'entusiasmo di sempre: verso le 14, accompagnato dal figlio Oliver e da un altro collaboratore, a passo spedito, aveva raggiunto il Tardini. Subito a bordo campo, a seguire il riscaldamento della squadra, tastare il polso del gruppo. Poi dalla tribuna, a seguire la resa lenta ma inesorabile del Parma. Pronti via e il Torino va in gol. Per vedere il primo vero tiro dei crociati ha dovuto aspettare più di un'ora di gioco. Un paio di occasioni, l'illusione che il pari fosse a portata di mano e poi il crollo finale. Ma con una delle peggiori difese del campionato e l'attacco più sterile si va poco lontano. Questa, in sintesi, la domenica di Kyle Krause. Che poche settimane fa aveva rinnovato la fiducia a Liverani e alla linea «giovane» del mercato. Scelte che per il momento non hanno spostato il rendimento della squadra.
E allora che fare? I tifosi chiedono la testa dell'allenatore, come sempre accade quando le cose vanno male. Una possibilità valutata anche dalla proprietà, tanto che in serata si è tenuta una prima riunione per decidere le sorti della conduzione tecnica: oggi gli incontri decisivi e si capirà se Liverani sarà ancora l'allenatore del Parma. Probabilmente si terrà conto di alcuni aspetti pratici: il Parma torna in campo già dopodomani (a Bergamo contro l'Atalanta) e poi ancora domenica (al Tardini contro la Lazio). Cosa potrebbe portare in più e di nuovo un allenatore subentrante che di fatto dovrebbe preparare due gare con quattro giorni di allenamento? Su chi puntare poi?
La prima ipotesi arriva aprendo il cassetto dei contratti in essere: il Parma ha ancora a libro paga Roberto D'Aversa con il suo staff. Un'ipotesi che non cambia il bilancio e che va incontro allo zoccolo duro della squadra, visto che quasi tutta la rosa crociata ha già lavorato con il tecnico di Pescara. Accetterà di tornare D'Aversa? Seconda ipotesi: radiomercato, nei giorni scorsi, quando parimenti la panchina di Liverani sembrava in bilico, parlava di Walter Zenga. Un altro nome gettonato riguarda il possibile ritorno di Roberto Donadoni, tecnico che conosce la città e quindi che gode della stima dei tifosi. Una terza ipotesi riguarda il possibile arrivo a guidare i crociati di Davide Nicola, allenatore abituato a subentri e situazioni di questo tipo. Senza dimenticare Leonardo Semplici, ex Spal.
In ogni caso Krause è al primo vero bivio della sua gestione: continuare con Liverani o cambiare tecnico. Scegliere la strada giusta potrebbe essere decisivo per il futuro del club: servirà moltissima attenzione.
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