CINEMA
"Vermiglio" di Maura Delpero trionfa alla 70esima edizione dei David di Donatello. Il film si aggiudica sette statuette, tra cui miglior film, regia, produttore. Il premio per la miglior regista per la prima volta va a una donna. "Dobbiamo molto al cinema documentaristico - afferma Delpero - perchè ha aperto alle donne e questa cinquina ci dice tantissimo".
Miglior attrice protagonista è Tecla Insolia per "L'arte della gioia", mentre Elio Germano è stato premiato come miglir attore il film "Berlinguer - La grande ambizione" di Andrea Segre. "Voglio dedicare questo riconoscimento a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento quella parità di dignità scritta nella nostra Costituzione - afferma l’attore ritirando il premio - Parità di dignità: vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo - continua - una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, deve poter accedere all’istruzione, alla sanità e una donna deve avere la stessa dignità di un uomo, un nero la stessa dignità di un bianco, un italiano la stessa dignità di uno straniero e permettetemi di dire un palestinese la stessa dignità di un israeliano". Il miglior film internazionale è "Anora" di Sean Baker. Riccardo Cocciante è salito sul palco per cantare "Era già tutto previsto", che Paolo Sorrentino ha usato nel suo film 'Parthenopè. A pochi minuti dall’esibizione, un problema tecnico ha interrotto l’artista, per poi riprendere dopo alcuni secondi. Pupi Avati ha ricevuto il David di Donatello alla Carriera.
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