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Un anno di vaccini, Aifa: "0,2 casi mortali per milione di dosi, meno del previsto"

"Non ci sarà la quarta dose ma si va verso il richiamo annuale"

Un anno di vaccini, Aifa: "0,2 casi mortali per milione di dosi, meno del previsto"

10 Febbraio 2022, 19:01

Dopo aver esaminato i risultati di un anno di campagna vaccinale in Italia, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha riscontrato un tasso di 0,2 casi mortali per milione di dosi, un dato «significativamente inferiore ai decessi previsti».
Ieri l’agenzia ha divulgato, nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta, il suo ultimo Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid-19 nel Paese affermando che un totale di 22 decessi rilevati a livello nazionale potrebbero essere correlati alla somministrazione di vaccini.
Secondo quest’ultima il dato è stato definito dopo aver analizzato tutti i tipi di reazioni avverse alle dosi di vaccino somministrate nel Paese tra il 27 dicembre 2020 e il 26 dicembre 2021.
«Entro 14 giorni dalla vaccinazione con qualsiasi dose, i decessi osservati sono significativamente inferiori a quelli previsti», ha spiegato l’Aifa aggiungendo che «pertanto, non vi è alcun aumento del numero di eventi (avversi) nella popolazione vaccinata rispetto a quello che ci aspetteremmo in una popolazione simile non vaccinata».
Nel rapporto si legge che al 26 dicembre, la Rete Nazionale di Farmacovigilanza aveva segnalato circa 117.920 casi di reazioni avverse a seguito dell’immunizzazione, con circa l'83,7% di essi classificati come non gravi.
Secondo l’Aifa, gli effetti avversi più frequentemente registrati includono febbre, spossatezza, mal di testa, dolori muscolari o articolari, brividi e nausea. La stragrande maggioranza dei decessi correlati è risultata non avere alcun legame causale con la vaccinazione, mentre il 23,5% deve ancora essere ulteriormente analizzato.
L’Italia ha finora approvato cinque vaccini per uso nazionale, prodotti rispettivamente da Novavax, Moderna, Pfizer/BioNtech, Johnson&Johnson e Oxford/AstraZeneca. Secondo l'agenzia di settore, il Comirnaty di Pfizer/BioNtech è stato il più utilizzato nel Paese.
Nel presentare il rapporto, lo specialista in pediatria nonchè presidente del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli ha anche sottolineato che la vaccinazione contro il Covid-19 si è dimostrata sicura per i bambini.
Quest’ultimo ha asserito: «finora, circa il 35% dei bambini dai 5 agli 11 anni ha ricevuto almeno una dose e il tasso di casi di reazioni avverse è dell’1,74».
L’Aifa inoltre raccomanda la vaccinazione anti Covid-19 «sia durante la gravidanza che l’allattamento», affermando che «dai dati di farmacovigilanza e dagli studi ad hoc eseguiti su questa popolazione non emergono preoccupazioni specifiche in termini di sicurezza».
Alla data di ieri, l’88,5% della popolazione italiana di età superiore ai 12 anni è completamente immunizzata e 35 milioni di persone hanno ricevuto la dose di richiamo.
Il governo ha reso la vaccinazione obbligatoria per tutti coloro che hanno più di 50 anni e per tutti i lavoratori del settore sanitario, dell’istruzione, delle forze militari e di polizia.

Il quarto vaccino, «non sarà una 4/a dose ma un richiamo, speriamo annuale» e «dovremo fraternizzare anche quello». Così Magrini, direttore generale dell’Aifa, ad Elisir, su Rai Tre. «L'efficacia di questi vaccini - ha detto - è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che si siano scoperti cosi in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel 1 trimestre di utilizzo reale. C'è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta». La comunità scientifica, «ne ha concordemente visto lo straordinario beneficio ovunque».

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