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Fornovo: la delibera della giunta boccia il progetto del gestore dell’impianto

Monte Ardone, la Regione dice «no» all'ampliamento della discarica

Monte Ardone,  la Regione  dice «no» all'ampliamento della discarica

16 Giugno 2022, 21:27

Progetto di ampliamento della discarica di Monte Ardone: la Regione ha detto «no». La delibera della giunta regionale, pubblicata ieri sul sito dell'ente, conferma il diniego riportato nel verbale conclusivo della conferenza dei servizi alla richiesta, avanzata nel gennaio 2021 dal gestore dell’impianto, la Palladio Team, con le motivazioni relative ai vari aspetti analizzati dai tecnici.


Una decisione che era nell’aria ma che ora trova conferma nel documento, mettendo un punto fermo ad un iter iniziato con la richiesta da parte del gestore, la raccolta di pareri, le prese di posizione contrarie al progetto da parte di tanti soggetti, a cominciare di comitati di cittadini, istituzioni, amministrazioni comunali, prima fra tutte quella di Fornovo e associazioni di categoria tra le quali l’Unione parmense industriali: un coro di dissenso supportato da motivazioni legate ai diversi aspetti della vicenda, a cominciare da quello ambientale, che hanno trovato conferma nelle conclusioni riportate nella delibera.


«Al termine delle valutazioni contenute nel presente verbale conclusivo della Conferenza di servizi, indetta al fine del rilascio del Provvedimento autorizzatorio unico regionale che comprende il Provvedimento di Via e tutti gli atti necessari alla realizzazione del progetto - si legge infatti nel documento- ritiene che il progetto relativo all’ampliamento dipresso la località Monte Ardone non sia nel complesso ambientalmente compatibile e realizzabile, per i motivi ostativi e alcune criticità che non risultano superate per le valutazioni di seguito sinteticamente richiamate: l’unica viabilità di adduzione alla discarica è inserita in un contesto idrogeologico fragile con segni di movimenti rilevabili anche in assenza di passaggio dei mezzi pesanti. Il transito consistente di mezzi pesanti (fino a 40 al giorno nelle fasi iniziali del progetto) ne potrebbe causare il definitivo ammaloramento o addirittura determinarne la chiusura per un periodo prolungato rendendo difficoltoso lo smaltimento del percolato (che verrebbe temporaneamente stoccato in discarica) o l’arrivo dei mezzi di soccorso in caso di emergenza repentina (come ad esempio l’incendio occorso nel 200

7);il progetto di ampliamento andrebbe ad insistere su un corpo di discarica con fragilità ambientali già in essere».
Anche l’aspetto relativo alla viabilità, tra i punti critici segnalati dalle osservazioni, è stato quindi individuato come incompatibile al progetto di raddoppio. «In un sito che aveva già presentato problematiche gestionali - si legge infatti nel documento- la cui viabilità si inserisce in un contesto caratterizzato da numerosi dissesti idrogeologici e frane attive in cui, nonostante i recenti interventi attuati da Palladio Team, permangono segnali di movimenti di carattere idrogeologico, l’ipotesi di un tale aumento dei volumi di rifiuti conferibile non appare per tale aspetto ambientalmente sostenibile».


Tra i primi ad esprimere soddisfazione per questo risultato, il Comitato storico contro la discarica di Monte Ardone, che non manca nel contempo di sottolineare la necessità di monitorare la situazione dell’impianto. «Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera di conferma del diniego all’ampliamento della discarica - spiegano i referenti - ma non dimentichiamo l’inattuata ultimazione dei lavori di chiusura di quella esistente che provoca grande preoccupazione in molti cittadini di Fornovo per la diffusione nell’aria di sostanze nocive alla salute, mentre alcuni amministratori e loro sostenitori, per i più svariati motivi, hanno purtroppo sempre caldeggiato l’ampliamento del medesimo». r.c.

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