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Tizzano, mail con accuse infondate contro il Bar Paglia: scatta la denuncia

Tizzano, mail con accuse infondate contro il Bar Paglia: scatta la denuncia

di Beatrice Minozzi

02 Aprile 2022, 03:01

Tizzano Si firmano «Abitanti di Tizzano», scrivono da un indirizzo mail anonimo e lanciano pesanti accuse ai gestori del Bar Paglia del capoluogo e al Comune, proprietario del locale dato in gestione ad un’associazione sportiva.

Il locale torna quindi al centro del dibattito tizzanese, dopo che – poco più di un mese fa – un sabato notte - il Comitato locale di Croce Rossa ha interrotto il servizio di emergenza urgenza per protesta contro i rumori provenienti dal Bar Paglia, i cui locali si trovano proprio sopra quelli della Croce Rossa.

La mail in questione è arrivata all’indirizzo della polizia locale dell’Unione Montana e tra le righe gli autori contestano ipotesi di reato, mettendo inoltre in dubbio la regolarità dei comportamenti tenuti dai gestori rispetto al contratto stipulato col Comune.

«Abbiamo ricevuto questa nota e, come di prassi, abbiamo posto la nostra attenzione sulla questione – spiega il comandante della polizia locale Stefano Sassi –: abbiamo svolto controlli nell’area e non abbiamo rilevato criticità. Tanto più che nella programmazione del 2022 (e soprattutto in vista del periodo estivo) rientra proprio un’attività generale di controllo degli esercizi di somministrazione e dei circoli, come nel caso in specie».

Promette azioni legali contro gli autori della missiva il sindaco di Tizzano Amilcare Bodria, tirato in causa poiché il locale, così come l’intera struttura del Centro Paglia, è di proprietà del Comune. «A quanto mi risulta in seguito a diverse azioni di controllo eseguite anche dal Comando dei Carabinieri di Tizzano (di cui l’ultima svolta proprio nella notte tra giovedì e venerdì) le accuse mosse ai gestori risultano infondate – spiega il primo cittadino – e per questo ho già portato la missiva ai carabinieri per risalire ai mittenti e sporgere regolare denuncia».

«La Polizia Postale potrà risalire agli autori di questa mail – aggiunge Massimo Ferrari, gestore del locale di Via Aldo Moro – ma intanto partirà una denuncia contro ignoti. Tra quelle righe ci sono solo fandonie e cattiverie, ma assolutamente nulla di vero».

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