GAZZA LADRA
"Almeno mi sono divertito…» dice il fellone, come se, pur avendola fatta grossa pensasse di potersela cavare, il Blanco ridanciano, distrutte le fioriere del palco del Teatro Ariston, ora pare rida un po’ meno, e si dichiari «pentito» d’aver provocato quel tornado, mandando sui social un frammento dell’inedito «Sbagli» (hai capito il furbone, tanto che c’è, fa promozione ad un altro suo pezzo…) mentre il video de «L’isola delle rose» è paro paro il casino che ha combinato in Riviera (che strategia!), dove lo si vede che spacca, però in mutande, cestoni di rose rosse, strisciando tra le medesime manco fosse Mena Suvary in posa tra i petali come nel film «American Beauty». Chi «sbaglia» paga, forse: ora è indagato dalla Procura d’Imperia, dopo un esposto presentato dal Codacons, che, peraltro, chiede di investigare anche sulla possibilità di un accordo pregresso tra il fulminato Riccardo Fabbriconi (Blanco suona diversamente dal nome e cognome all’anagrafe, vero?) e la Rai.
Procedura di prassi, fermo restando che «l’indagato» ha visibilmente compiuto un atto distruttivo… e quindi? Niente, non succederà proprio niente: i fiori non durano in eterno, quelli recisi ancor meno, si sa che hanno una durata limitata, dice la «Flower stylist» Jessica Tua , come quelli che vengono buttati dopo una cerimonia, dopo una sfilata, vanno tutti a finire nella spazzatura… Ma va? Quindi, se uno dà in escandescenze e oltre ai gambi e petali prende a calci i vasi le fioriere, non è che poi faccia ‘sto gran danno, anzi, ha dato una mano a chi, a fine Festival, avrebbe dovuto ramazzare la scena, tanto tutto poi doveva andare a finire nella spazzatura! Se son rose, fioriranno…
E infatti pure la «Rosa» Chemical, quella che dove può e con chi le capita a tiro, appena le è possibile, non riesce a tenere a freno la lingua (sarebbe meglio lo facesse, anche quando «canta», quella sì è oscenità vera) ma non siamo tutti dei «bacionisti» o fluidi come Fedez , tant’è che è partito un siluro dall’associazione Pro Vita che ha bollato come inaccettabile, vergognoso, repulsivo e volgare il teatrino sesso libero & dintorni dei due, e visto che, secondo indicazioni e protocolli, «…il minore va tutelato fino alle 23» e quando c’è stata la pomiciata le undici di sera avevano «da venì», la Rai potrebbe incorrere in una multa da pagare, tipo 600mila euro, grazie!
Fosse finita così e c’è già tanta robaccia (poi che ce ne freghi assai poco o niente di questo «porno soft» è tutt’altra cosa…) sarebbe già un bel bidone di roba, nel quale però vanno aggiunte le cialtronate della Sig.ra Chiara Ferragni e della sua lezioncina su come si crea un profilo social e, Wow!, su come si fa ad andare in diretta su Instagram, e, visto che è tutto avvenuto senza che ciò indicasse o facesse intuire che si trattava di un vero e proprio trattamento pubblicitario (e lo era, va beh che tutti vogliono avere «followers» se no rischi di sentirti un verme che non vale niente, ma mica siamo così rimbambiti da pensare che la manager digitale c’abbia aperto un mondo sconosciuto , manco fosse la divulgatrice di verità realmente utili all’umanità…) adesso parte l’ennesima verifica, con l’Agcom che ribadisce il principio che il telespettatore non informato con scritte adeguate, rimane «vittima» di pubblicità occulta. Soldi, sempre soldi, la priorità è «incassare»: che San Francesco appaia agli avidi e si dia inizio quanto prima alla purificazione con un inno propiziatorio: «Sali, sali e resuscita» come intonava adeguatamente tra le palme di Sanremo ANNA OXA, la Divina Divinatrice…
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