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La tragedia di via Muratori

Ha un volto il ragazzo fuggito dopo lo schianto

Ha un volto il ragazzo fuggito dopo lo schianto

di Michele Ceparano

11 Maggio 2023, 03:01

Ci sono due video, girati subito dopo il tragico incidente, che lo mostrano disperato sul luogo dello scontro, mentre l'amico è agonizzante sull'asfalto. Poi il ragazzo, che sarebbe minorenne, alla guida dello scooter in sella al quale c'era anche Matteo Botti, il sedicenne di Castelnovo Sotto morto martedì all'ospedale Maggiore, sarebbe risalito sul mezzo e avrebbe tentato di far perdere le sue tracce.

Ma la sua fuga, passata anche per una parrocchia della città dove il ragazzo ha incontrato un sacerdote, non poteva durare dal momento che la polizia locale lo avrebbe individuato. Troppe le tracce che il giovane - che ora rischia l'arresto - ha lasciato dietro di sé.

Si arricchisce, dunque, di nuovi drammatici particolari la tragedia di via Muratori, mentre alcuni aspetti, finora raccontati con il condizionale, diventano certezze.

Lo scooter rubato

Tra queste c'è lo scooter, su cui viaggiavano i due ragazzi, che si era scontrato con un altro ciclomotore lungo via Muratori. Ebbene, il veicolo su cui si trovavano Matteo Botti - che era a Parma dalla madre Simona, di professione infermiera - e l'amico, risulta esser stato rubato nel quartiere Montanara poco prima dello schianto. Altro particolare importante: al momento dell'incidente Matteo non indossava il casco.

La fuga

Domenica sera, poco prima delle 23, per cause tuttora al vaglio della polizia locale intervenuta per i rilievi di legge e che sta indagando sul drammatico incidente, lo scooter su cui viaggiavano i due ragazzi si è scontrato con un altro mezzo condotto da un diciassettenne, finito anche lui all'ospedale. Ma fortunatamente quest'ultimo non è mai stato in pericolo di vita.

Dopo il terribile impatto tutti e tre sono stati sbalzati sull'asfalto. Le condizioni di Matteo sono subito apparse gravissime. Poi, mentre alcuni passanti che avevano assistito alla scena chiamavano i soccorsi, l'amico che guidava lo scooter è apparso disperato. Poi è risalito sul mezzo facendo perdere le sue tracce. Per poco, però. Il due ruote rubato, che avrebbe in un primo tempo nascosto, sarebbe presto stato individuato e sequestrato dalla polizia locale.

L'incontro

Ma la vicenda avrebbe preso sentieri tortuosi. Il ragazzo, sconvolto e probabilmente in preda al rimorso per quanto era accaduto, si sarebbe rivolto a un prete raccontandogli la terribile vicenda che l'aveva visto protagonista. E proprio l'incontro con quel sacerdote sarebbe stato fondamentale per mettere la parola fine a una fuga impossibile.

Il dolore

Nel frattempo, all'ospedale Maggiore, si è consumato l'atto più tragico di questa storia. Matteo Botti, infatti, non ce l'ha fatta. Ricoverato in Rianimazione già dalla serata di domenica, ha lottato fino a martedì quando ha dovuto arrendersi ai gravi traumi che la violenta caduta gli aveva procurato. La famiglia di Matteo è molto conosciuta a Castelnovo, ma anche a Reggio. Il padre Stefano è un infermiere, come la madre. Fino a poco tempo fa è stato anche consigliere comunale a Castelnovo Sotto, carica che poi ha abbandonato per motivi di lavoro. Proprio il Comune di Castelnovo Sotto, dove Matteo aveva fatto le elementari e le medie, ha ricordato il sedicenne e si è stretto alla sua famiglia con un post su Facebook. Matteo aveva anche tre fratelli: Sara, Chiara e Luca. La sua morte, infine, pur nell'immenso dolore, aiuterà chi sta male. La famiglia ha, infatti, autorizzato l'espianto degli organi.

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