LUTTO
Un male crudele se l’è portato via in soli dodici giorni, strappandolo all’affetto dei suoi cari.
Se n’è andato a settant’anni Sergio Giveri, borghigiano doc, molto noto e stimato in tutta la città. Era il marito di Rita Sartori, attuale presidente del consiglio comunale e con tanti anni alle spalle di impegno politico.
Sergio, aveva condiviso con Rita non solo quasi quarant’anni di vita insieme, ma anche l’impegno in politica prima nel Pci, poi Pds e Pdi. Era nato e cresciuto in via Porro, nelle case chiamate Ca’ Novi: con tanti amici di quello storico edificio borghigiano, si ritrovava periodicamente, per sfogliare insieme l’album dei ricordi.
In gioventù aveva frequentato la comunità del duomo e appassionato di sport, aveva giovato a pallanuoto, a livello agonistico e anche a pallacanestro.
Si era diplomato perito industriale, lavorando in alcune aziende del territorio.
Quindi aveva insegnato programmazione di macchine utensili al Centro di formazione professionale. Era una persona di grande professionalità e doti umane.
Iscritto da sempre al partito, lo si vedeva in prima fila ad aiutare nelle varie manifestazioni, come alla festa dell’Unità, dove era presente a ogni edizione.
Partecipava anche alla vita associativa della sezione Anpi, dove era iscritto. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio in tutta la città.
E il sindaco, la giunta, la maggioranza, si sono stretti in un affettuoso abbraccio alla moglie Rita e al figlio Roberto.
Così il sindaco Andrea Massari ha desiderato ricordare Sergio Giveri. «Da alcune ore si è diffusa la tristissima notizia della morte di Sergio Giveri. Un colpo a cui i più non credono e rimangono disorientati.
In pochi giorni Sergio ha scoperto e combattuto una malattia tanto veloce quanto fatale e l’ha affrontata tra le amorevoli cure di Rita e Roberto, anche loro travolti da questa furia improvvisa. Non ci sono mai le parole giuste in queste circostanze, ma voglio ugualmente lasciare un ricordo di Sergio che ho incrociato qualche giorno fa. Uno sguardo furtivo apparentemente severo ma che in un attimo si apriva in un sorriso che rimaneva comunque un sorriso riservato, quasi timido. Sergio, militante, operaio, volontario, istruttore, compagno c’era sempre, in silenzio, di lato, a fianco di Rita. Rompeva i suoi silenzi consegnandoti con una battuta la sua opinione su Fidenza, sul partito e sulla politica. Sergio mancherà sia alla famiglia e sia ai tanti che si sono affidati a quei consigli, a quei silenzi e a quei rapidi sorrisi. A Rita e Roberto la vicinanza mia e dei tantissimi fidentini che da oggi devono piangere la scomparsa di Sergio».
Sergio Giveri ha lasciato la moglie Rita, il figlio Roberto con Annalice, il cugino Giorgio con Maria e Barbara, i parenti.
Il rosario sarà recitato questa sera, alle 19, nella chiesa della cattedrale. Mentre il funerale sarà celebrato domani pomeriggio, alle 15.30, sempre in duomo. Dopo la cerimonia funebre le spoglie saranno tumulate nel camposanto della città.
s.l.
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