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VIOLENZA SESSUALE

Ex Salamini, molestò una 14enne dopo la serata al pub: condannato

Ex Salamini, molestò una 14enne dopo la serata al pub: condannato

di Georgia Azzali

03 Aprile 2024, 03:01

Ha il volto di un ragazzino. E il fisico minuto di un adolescente. Ma una sera dell'estate scorsa non si sarebbe fatto scrupoli a bloccare Mary (la chiameremo così), a strusciare le sue parti intime su quelle di lei e a insinuare le sue mani. Solo 14 anni, lei, quando, quel 27 agosto, aveva provato a dire no vicino a un angolo verde e buio dell'area ex Salamini, a poca distanza dal dico pub in cui stava passando la serata con un'amica. Arrestato subito dopo, ieri il ragazzo - 22enne, senegalese - è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale aggravata su minore. La scelta del rito abbreviato gli ha consentito di beneficiare dello sconto di un terzo della pena. La pm Silvia Zannini aveva comunque chiesto una condanna a 6 anni di reclusione. Alla famiglia della ragazzina, che si è costituita parte civile, assistita dall'avvocata Enrica Gianola Bazzini, è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 15mila euro, in attesa del risarcimento che sarà stabilito in sede civile.

Poco più che una bambina, Mary. E lui, con il suo modo di fare un po' guascone, l'aveva affascinata. Le era già capitato di incontrarlo in quel disco pub, di sentire i suoi apprezzamenti, pur non sapendo nulla di lui. Quella sera, quando lui le aveva proposto di uscire dal locale per fare due chiacchiere, aveva detto sì senza paura. Si erano allontanati verso una delle aree verdi della zona, una sorta di boschetto che si apre ai limiti dell'area ex Salamini. Ma il sorriso di lui era diventato un ghigno e i toni si erano fatti aggressivi. Improvvisamente aveva sentito le sue mani che le bloccavano i fianchi e le labbra che tentavano di posarsi sulle sue.

Un punto isolato, quell'area verde. E nessuno avrebbe potuto sentire le grida di Mary. Che subito dopo si era sentita spingere contro un muretto: lui le aveva bloccato un braccio, poi si era calato pantaloni e slip cominciando a molestarla. Non voleva, Mary. Lo aveva scandito, urlato il suo no, ma lui era diventato ancora più aggressivo. «Finché non ti assaggio, non ti lascio andare», le sibilava. E così le aveva alzato anche il vestito, tentando di infilare le mani nelle sue parti intime. Ma la disperazione di Mary si era trasformata in energia pura: era riuscita a divincolarsi e fuggire verso il locale. Si era sfogata subito con l'amica e con uno degli addetti alla sicurezza del locale. Ma anche il ragazzo era rientrata nel disco pub, come se nulla fosse accaduto, tanto che ieri il difensore ha chiesto in prima istanza l'assoluzione perché il 22enne non avrebbe percepito il dissenso della ragazzina, ritenendo che fosse accondiscendente. Ma Mary aveva raccontato tutto di quei momenti di violenza ai carabinieri arrivati poco dopo nel locale. E non aveva fatto un passo indietro nemmeno nelle settimane successive davanti al gip, durante l'incidente probatorio, che ha «congelato» la sua ricostruzione.

Una bambina impaurita e tremante, ma il suo racconto è stato «meticoloso», aveva messo in evidenza il gip nell'ordinanza di custodia cautelare del ragazzo. Durante l'interrogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere, lasciandosi andare solo ad alcune dichiarazioni spontanee per dire che le ragazzina aveva mentito. E poi aveva piazzato il colpo di scena: «Sono minorenne, perché non sono nato nel 2001, ma il 27 dicembre del 2005». Eppure, da quando è in Italia, in ogni atto, come data di nascita, risulta il 7 maggio 2001. E nei mesi precedenti la serata all'ex Salamini era stato denunciato per furto e poi per ricettazione, ma mai aveva detto di non avere ancora compiuto i 18 anni.

Maggiorenne per la giustizia. Nonostante l'aspetto da ragazzino. Il ragazzino che quella sera aveva imposto la sua legge.

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