Evento
La comunità di Ghiare ha festeggiato i 100 anni di Aurelio Mirani, una figura storica del paese avendo gestito con la moglie per oltre trent’anni un noto negozio: a organizzare la festa a sorpresa è stata la Pro loco di Ghiare, che domenica ha voluto onorare il proprio concittadino nella piazzetta del paese.
Emiliano Pavarani, presidente della cooperativa «Ghiare futura» ha aperto le celebrazioni ricordando che «nel negozio di Mirani si andava per qualsiasi cosa, dal prosciutto crudo alle lampadine. Lì si trovava tutto».
Era presente anche il consigliere comunale Paolo Savani che da parte dell’amministrazione comunale ha consegnato una pergamena e donato una medaglia a Mirani, ricordando che «le persone come lui sono quelle che danno lustro a una comunità».
Anche i ragazzi di Ghiare hanno espresso dei pensieri e portato doni a Mirani, ritenuto un uomo che è stato un autentico simbolo per tutta la vallata. Aurelio Mirani, seduto vicino al figlio Delmo e piacevolmente frastornato per la sorpresa, ha commentato: «Sono molto orgoglioso dei miei clienti».
Aurelio Mirani è nato a Valmozzola il 9 aprile 1924: partecipò alla seconda guerra mondiale, durante la quale fu fatto prigioniero dai tedeschi; venne liberato dai russi dopo due anni in un campo di concentramento in Polonia. Tornato a casa, andò a lavorare in Svizzera come aiuto cuoco. Dopo il rientro in Italia, si sposò e con la moglie Elena emigrò a Strasburgo dove entrambi lavorarono come operai per 12 anni. Rientrati in Italia, comprarono il negozio di via Manubiola a Ghiare che gestirono fino al passaggio dalla lira all’euro. Successivamente è stata distribuita la torta del compleanno.
M.M.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da CMS Electric Motors Srl
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata