RAPINA E LESIONI
Così accattivante quell'annuncio online. Ne aveva passati in rassegna alcuni, ma la scelta era stata piuttosto facile: appartamento in città, in una zona che conosceva bene. L'appuntamento per quella parentesi di sesso pomeridiano era fissata alle 15,30 in via Corso Corsi. Fine gennaio 2024: lui, 74 anni ben portati, si era presentato con puntualità. Mezz'ora circa di rendez-vous, ma qualcosa è andato storto fin da subito. Una discussione sul prezzo della prestazione, almeno secondo quanto raccontato dal cliente, avrebbe scaldato gli animi. Qualunque sia stata la ragione, il 74enne si è ritrovato improvvisamente addosso il compagno della donna, ma anche lei avrebbe fatto la sua parte. Aggredito e pestato a sangue, poi abbandonato nell'androne della palazzina: l'aveva trovato così un inquilino. Mentre la donna e il complice si erano dati alla fuga con il portafoglio e il telefonino del pensionato, ma soprattutto con la sua auto. Accusati di rapina e lesioni aggravate, i due - lei, 44enne, ucraina, e lui, lituano, 39enne - ieri sono stati condannati entrambi a 7 anni e 2.400 euro di multa, nonostante lo sconto di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Ma lei doveva fare i conti con un precedente specifico, per altro negli ultimi cinque anni.
Un'aggressione brutale: pugni e calci gli avevano fratturato alcune costole, oltre a uno zigomo. Quando uno degli inquilini era rientrato, poco dopo le 16, aveva trovato il pensionato in stato confusionale, la bocca sporca di sangue. E poi, solo dopo qualche ora, quando si era tranquillizzato, aveva cominciato a mettere insieme i pezzi di quel pomeriggio parlando con i carabinieri.
Si ricordava bene il volto della donna, la discussione accesa che era nata. E lui che a quel punto, così aveva raccontato, se ne era andato. Poi, il buio. Il black out dell'aggressione. Ma a dare una mano agli investigatori sono state anche le immagini delle telecamere del Comune piazzate nella via, oltre a quelle di un cantiere di fronte alla palazzina. Occhi che hanno inquadrato i volti della donna mentre incontrava il 74enne e del compagno arrivato dopo. Tutti e due poi fuggiti a bordo dell'auto del pensionato.
Quella macchina ritrovata in un casolare alla periferia della città, dove a poca distanza è stata poi accertata anche la presenza della donna. E per arrivare al compagno, prezioso si è rivelato anche lo spirito di osservazione di un carabiniere che si è ricordato del suo volto rivedendo un altro caso in cui era stato coinvolto. Così, tre mesi dopo l'aggressione, la coppia degli puntamenti hot è stata arrestata.
Georgia Azzali
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