Saldi, partenza senza sprint

I saldi ci sono, ma tra commercianti e parmigiani a mancare è l’entusiasmo.

Ieri, le vie del centro di Parma, per essere un sabato pomeriggio, si sono animate appena, mentre le vetrine dei negozi - fatta eccezione per quelle delle grandi catene - mancavano di cartelloni o grandi scritte a caratteri cubitali che manifestassero l’inizio dei saldi. Chi sperava di trovare l’affare dell’anno si è trovato di fronte a uno scenario che «è parso un po’ deludente».

«Pensavamo di trovare il meglio, ma non è stato così», commentano Giada Cammarata e sua mamma, reduci da un pomeriggio di shopping senza acquisti in saldo, ma solo a prezzo pieno. «Mi sono portata avanti con la lista dei desideri, ma le vere offerte ancora non si vedono - ammette subito dopo Martina Rivara -. Nonostante ciò, ho comunque acquistato una felpa da palestra e uno stivaletto in pelle, rimandando altre decisioni alle settimane che verranno. Per ora, sono abbastanza soddisfatta».

I commercianti, dal canto loro, dipingono un quadro contrastante. «Oggi abbiamo lavorato tanto - dichiara con soddisfazione Rosy Montacchini del negozio Montacchini di via Cavour -. Quest’anno i saldi cominciano di sabato e la differenza rispetto al venerdì dello scorso anno si sente. Per ora gli sconti si aggirano intorno al 30%, e speriamo che nei prossimi giorni ci sia ancora movimento, anche grazie all’apertura straordinaria domenica e lunedì».

Non tutti sono così ottimisti. Renata Ugolotti del negozio Sugar Blues parla di «un inizio tiepido», nonostante tutto nel suo negozio sia già in sconto: «Abbiamo maglioni, cappotti, cose invernali, ma il centro è circondato da negozi che chiudono, e questo influisce su tutto - commenta -. La gente esce meno e servirebbero politiche più incisive per aiutare i commercianti, come dei prezzi moderati in certi giorni per i parcheggi e qualche iniziativa in più sulla questione della sicurezza». Ad appoggiarla c’è Antonella Tarana, del negozio Cavalli Calze e Guanti: «Fino alla settimana scorsa abbiamo lavorato bene, ma oggi c’è poco movimento. Vendendo calze e guanti, non proponiamo grandi saldi: la merce è già stagionale e non riusciamo a saldare. Tuttavia, ci aspettiamo che la situazione migliori nelle prossime settimane».

Gian Luca Limoni del Centro Moda, invece, descrive una mattinata «nella norma»: «Si vendono prevalentemente giacche e maglie. Le aspettative non sono altissime, ma speriamo di mantenere un buon ritmo, esattamente come oggi».

Nella variegata clientela c'è Nicola Raffaele, residente a Colorno, che racconta di aver acquistato camicie scontate al 20%: «Per l’abbigliamento è meglio venire di persona, il centro di Parma è delizioso. Online si trovano prezzi migliori, ma è tutta un’altra esperienza».

Federica Campanini, anche lei arrivata dalla provincia, è tra coloro che hanno trovato ciò che cercavano: «Ho comprato un vestito, un cardigan e un paio di jeans. Mi piace acquistare nei negozi “reali”». “Ho acquistato un paio di pantaloni, anche se non ero a caccia di capi d’abbligliamento. Direttamente da Ravenna, Francesca Bertozzi: «Ho visto tanti negozi e ho deciso di approfittarne visto che ho trovato in giro per il centro parecchi capi di qualità».

«Io e mio marito abbiamo acquistato felpe, pigiami e cose per la casa, e siamo soddisfatti», racconta poi Erika Manzini. Tuttavia, c’è anche chi, come Valeria Fuorivia e Giulia Masala, non crede più tanto nei saldi: «Ormai le offerte veramente convenienti non esistono più», affermano.

Insomma, in questo panorama segnato da incertezze e critiche, c’è comunque spazio per qualche nota positiva. Rosy Montacchini si dice fiduciosa: «Se l’affluenza continua, possiamo sperare in una buona stagione di saldi», aggiunge.

E anche Erika Manzini, da acquirente, sottolinea la soddisfazione di chi ha trovato «occasioni interessanti». In definitiva, i saldi restano un momento importante, ma la sfida è ben più ampia.