Fermata dell'Alta velocità a Parma, Salvini: «Richiesta presa in carico»

Parma compie un altro passo in avanti verso la realizzazione della fermata dell'Alta velocità.

Ieri il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il sindaco Michele Guerra, a margine dell'evento «Tuttofood» alla fiera di Milano. Come si legge in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, «è stata l'occasione per fare il punto della situazione sui dossier di interesse comune, rinnovare la reciproca disponibilità alla collaborazione, e prendere in carico la richiesta per una eventuale fermata dell'alta velocità ferroviaria a Parma».

Guerra soddisfatto

«Si è trattato di un incontro positivo e utile - ha dichiarato Guerra -. Il ministro è informato sulla stato della proposta tecnica che oggi è all'attenzione del ministero e del gruppo ferrovie. La volontà è quella di avere una fermata Av all'altezza delle Fiere, così come si è espressa la giunta già qualche mese fa. Si tratta di un progetto avanzato dal grande potenziale, che potrebbe essere esportato anche altrove. In questa fase di stretta relazione del nostro quartiere fieristico con Milano, emerge ancora più chiaramente il valore strategico di questa proposta». «Non dobbiamo poi dimenticare - ha proseguito il primo cittadino - che la fermata è fortemente richiesta da Efsa, dato che negli accordi legati al suo arrivo a Parma erano previsti maggiori collegamenti a livello nazionale e internazionale. Continueremo ad avere incontri su questo tema che vede unito tutto il sistema Parma».

Il commento di Buia

Sull'incontro avvenuto a Milano è intervenuto anche Gabriele Buia, presidente dell'Unione Parmense degli Industriali. «Ho letto con piacere la notizia dell'incontro che si è tenuto a margine dell'inaugurazione di Tuttofood, tra il ministro Salvini, il presidente de Pascale e il sindaco Guerra - ha affermato Buia - . Anche io ritengo che raggiungere questo obiettivo, ossia la realizzazione della fermata leggera Av in zona Fiere, sarebbe strategico per la crescita del territorio perché consentirebbe di realizzare quel nodo intermodale di cui si parla da tempo. Il tutto senza dimenticare la necessità di garantire all'Efsa collegamenti adeguati. Spero che la volontà espressa dal ministro si possa concretizzare nel minor tempo possibile, portando così un determinante apporto alla realizzazione della fermata. In altri Paesi europei esistono già infrastrutture simili che non creano problemi ai flussi ferroviari, speriamo si possa fare altrettanto a Parma».

La fermata «leggera»

Il sindaco Guerra aveva chiesto un incontro al ministro Salvini dopo che in febbraio al giunta con un'apposita delibera, aveva deciso «di dare mandato al sindaco di promuovere e sostenere nelle opportune sedi le possibili progettualità per la realizzazione di una fermata della linea Av in un’area prossima all’ente fiere».

Il tema della fermata lo aveva rilanciato l'ex ministro Pietro Lunardi, durante un convegno dell'Unione parmense degli industriali sul sistema integrato degli aeroporti regionali. Un progetto «leggero» che non penalizzerebbe i treni che si fermano a Reggio, alla Mediopadana.

Dagli accordi del 1997 ad oggi

Nella delibera approvata dalla giunta, venivano inoltre ripercorsi una serie di passaggi che vanno dagli accordi del 1997 fino all'incontro tenuto nella sede dell'Efsa, subito dopo l'insediamento della giunta Guerra. Sono quindi seguiti numerosi incontri col gruppo ferrovie. Prima nel tentativo di sfruttare l'interconnessione poi, quando ci si è resi conto che la «partita» interconnessione non veniva accolta positivamente da Trenitalia perché giudicata diseconomica, si è spostata l'attenzione sull'idea di una fermata leggera.

Il tema fermata era stato già al centro delle attenzioni del consiglio comunale in più occasioni, trovando unità di intenti.

Ora l'incontro l'incontro col ministro rappresenta un ulteriore passo avanti verso la concretizzazione di questo progetto tanto atteso dal nostro territorio.

Luca Molinari