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Addio a Capelli, tra i padri fondatori del Collegio Europeo

Addio a Capelli, tra i padri fondatori del Collegio Europeo

di Luca Molinari

16 Settembre 2025, 03:01

Il Collegio europeo perde uno dei suoi fondatori. Se n'è andato a 89 anni Fausto Capelli, avvocato e professore universitario che ha ricoperto la carica di direttore scientifico fino al 2002, formando con passione e competenza generazioni di giovani, spesso impegnati all'interno delle istituzioni europee.

Il curriculum

Tra i massimi esperti di diritto delle Comunità europee, Capelli era originario di Broni (Pavia) e si era laureato all'Università di Genova nel 1962, iniziando la propria attività lavorativa come avvocato, nel 1966, oltre a cimentarsi in importanti esperienze politiche e amministrative locali. Dal 1975 al 2002 è stato professore di diritto delle Comunità europee del nostro Ateneo e dal 2002 professore di diritto dell'Unione europea.

Nell'arco della sua carriera accademica ha studiato e spesso anticipato, i grandi cambiamenti indotti dal processo di integrazione europea, tanto dal punto di vista degli scambi economici che del quadro istituzionale.

«Grande figura»

Cesare Azzali, presidente della fondazione Collegio Europeo, conosceva da lungo tempo Capelli. «La mia frequentazione con Capelli risale agli anni Novanta del secolo scorso - afferma -. Assieme al professor Occhiocupo è stato uno dei fondatori del Collegio europeo. Persona di grande competenza, con un tratto umano elegante e raffinato, Capelli ha offerto un grande contributo alla creazione di una classe di giovani che hanno aiutato il nostro Paese a inserirsi al meglio nelle istituzioni europee. L'Italia perde un maestro del diritto comunitario».

«Contributo essenziale»

«Fausto Capelli – ricorda l'ex rettore Nicola Occhiocupo – era uno dei maggiori esperti di diritto delle Comunità europee e, ai tempi, allievo del professor Giovanni Maria Ubertazzi, allora ordinario di Organizzazione internazionale del nostro Ateneo. Quando alla fine degli anni Settanta, presi l'iniziativa di dar vita al Collegio europeo, ero professore di Diritto costituzionale. Il primo con cui ne parlai, tra gli altri colleghi di Giurisprudenza, fu Capelli il quale dichiarò la sua piena disponibilità a garantire il funzionamento e l'attività didattica del Collegio e al momento della nascita divenne il direttore». «Capelli - prosegue lo stesso Occhiocupo - dedicò tempo, competenze e passione al Collegio, con l'obiettivo di formare un'autentica coscienza europea, nella convinzione che oltre a un mercato comune, fosse indispensabile costruire un'Europa degli uomini e dei popoli. Capelli offrì un contributo essenziale per la formazione dei giovani studenti attraverso una serie di iniziative culturali e seminariali che videro anche la presenza di funzionari dell'Unione europea e imprenditori, in un rapporto di proficua collaborazione. Molti dei giovani usciti dal collegio hanno trovato occupazione a Bruxelles e al parlamento europeo».

Occhiocupo ripercorre quindi la nascita del Collegio, «avvenuta nel 1988» e inaugurato 31 marzo 1990 dall'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga, soffermandosi sui suoi obiettivi. «Capelli ha dato il suo apporto significativo per la nascita degli Stati uniti d'Europa, naturalmente per quello che era possibile. Sono certo - conclude - che il collegio europeo oggi si muove ancora verso questo obiettivo».

I ricordi

Il Collegio Europeo ricorda il professor Capelli «come un punto di riferimento insostituibile per la formazione dei suoi studenti e per lo sviluppo della cultura giuridica europea in Italia. La sua eredità resterà viva nelle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, di apprendere da lui e di trarre ispirazione dal suo esempi». Secondo Alfredo De Feo, direttore scientifico, «la sua visione del Collegio come luogo di confronto e condivisione di idee, conoscenze ed esperienze, unita a un profondo senso di appartenenza all’istituzione, ha lasciato un’impronta indelebile. Ancora oggi questi valori rappresentano il tratto distintivo e il vero valore aggiunto del Collegio Europeo di Parma e della sua offerta formativa».

Alfredo Alessandrini, docente di Economia bancaria e governance europea del Collegio, ricorda Capelli come «un insegnante fondamentale nella storia del collegio, che ha contribuito a far nascere». Da allora ha continuato a insegnare fino alla fine. «Ho avuto la fortuna di essere tra i professori che sono sempre stati con lui nel corpo docente del collegio- prosegue -. Uno studioso di elevatissimo livello, un professionista stimato nella sua attività di avvocato e una persona dal tratto umano e dalla sensibilità veramente notevoli soprattutto verso gli allievi, che seguiva anche con importanti tesi alla fine del percorso di studio».

Come ricordano i colleghi e i membri del Centro studi sul diritto e le scienze dell'agricoltura, alimentazione e ambiente (Cedisa), «Fausto Capelli è stato un “maestro” nel senso più nobile dell'accezione accademica di questa parola: una persona che accoglieva, ascoltava e indirizzava anche coloro che non facevano necessariamente parte della sua cerchia di collaboratori e allievi, ma erano comunque in cerca della propria strada. Ha sempre manifestato grande attenzione per i giovani, incoraggiando a esplorare nuovi temi».

Luca Molinari

© Riproduzione riservata

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