Oltretorrente
«Quelle due donne mi hanno rubato 200 euro, ma grazie alla polizia municipale ho riavuto il portafogli con tutti i documenti».
È sollevato Gastone Giulietti, 87 anni e storico collaboratore della Gazzetta di Parma. Lunedì pomeriggio è stato derubato e per come è avvenuto il furto c'è rimasto malissimo, anche se «non ho avuto paura - confessa -, non sono abituato ad averla, ma tanta delusione».
Il signor Giulietti vive in una casa di riposo e, vuoi un po' per l'età e un po' per l'asfalto rovinato, per essere più tranquillo e sicuro quando cammina usa il bastone. Ma quelle due balorde con addirittura i figli al seguito non hanno avuto pietà: «Ero andato in tabaccheria per prendere le sigarette - racconta Gastone Giulietti -. Quando sono uscito, dopo pochi passi mi sono fermato e per accendermi una sigaretta mi sono dovuto appoggiare a un'auto in sosta». Ed ecco sbucare dal nulla le due ladre: «Una aveva la pelle bianca, l'altra olivastra - continua -, ma non saprei dire se erano di nazionalità italiana, perché non hanno proferito parola: hanno agito e basta, senza dire nulla. Avevano i pantaloni: la prima di un colore scuro, la seconda tra il blu e il viola. I bambini erano invece vestiti di nero».
Due donne con al fianco i figli di 10-11 anni, che purtroppo hanno visto tutta la scena senza fiatare, forse già abituati a questo genere di cose: «Una delle due donne spingeva anche un passeggino - ricorda Giulietti -. Sta di fatto che mentre ero appoggiato all'auto per fumare la sigaretta, la donna senza passeggino mi ha improvvisamente abbracciato e mi ha preso il portafogli dal taschino della camicia. E poi sono scappate via».
La destrezza della professionista. Un furto in un lampo e in pieno giorno, in una strada per di più non isolata ma sempre piuttosto frequentata: «Mi sono subito accorto di essere stato derubato, ma non potevo fare nulla - sottolinea -. Chiaramente non riesco a correre. Per fortuna è arrivata una signora che molto gentilmente mi ha prestato il suo telefonino e così ho potuto chiamare la polizia. L'agente che mi ha risposto mi ha consigliato di fare la denuncia. E così il giorno dopo sono andato in questura. Nel portafogli avevo tutti i documenti, la carta d'identità, la tessera sanitaria ecc. E avevo pure 200 euro».
E quando stava già pensando a tutta la trafila per rifare i documenti, Giulietti ha avuto una bellissima sorpresa: «Sì, mercoledì mattina due agenti della polizia municipale sono andati nella struttura di riposo dove vivevo prima e mi hanno riportato il mio portafogli, certo senza i soldi, perché quelli non sono stati ritrovati, ma con tutti i documenti. E ora - conclude - con quello che hanno fatto per me, oltre alla grande stima che ho sempre avuto c'è tanta riconoscenza: grazie di cuore».
Mara Varoli
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