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VALTARO

Un nuovo Parco eolico sul nostro Appennino: dubbi e tanta preoccupazione

Un nuovo Parco eolico sul nostro Appennino: dubbi e tanta preoccupazione

di Valentino Straser

10 Ottobre 2025, 09:06

Borgotaro Sta montando la preoccupazione tra i cittadini e le amministrazioni comunali in merito alla proposta di istituire due parchi eolici promossa dal ministero dell'Ambiente, e in particolare quello denominato «Parma A», che coinvolge i territori di Bardi, Borgotaro e Valmozzola.

Se n’è parlato l’altra sera nell’assemblea promossa dall’amministrazione comunale di Borgotaro, svolta nel salone di Palazzo Tardiani, per discutere le conseguenze del progetto sul territorio e sulla vita quotidiana dei residenti.

L’assemblea, svolta in una sala stipata, è stata coordinata dal sindaco di Borgotaro, Marco Moglia con la partecipazione dei sindaci Francesco Mariani (Compiano), Claudio Alzapiedi (Valmozzola), Valentina Pontremoli (Bardi), Gianpaolo Serpagli (Bedonia), Simona Acerbis (Berceto) e del consigliere regionale Matteo Daffadà.

Durante l’incontro sono emerse numerose perplessità sull’impatto paesaggistico e ambientale di un intervento di tale portata. L’alta Val Taro e Ceno, infatti, sono zone di grande valore naturalistico e storico, conosciute per i loro boschi, i borghi antichi e i panorami ancora intatti. L’installazione di decine di torri eoliche, alte sino a 200 metri, rischierebbe secondo molti di alterare in modo irreversibile l’identità del paesaggio. Fra i temi sollevati anche le ripercussioni sulla fauna locale, la possibile violazione di aree tutelate e i disagi per i residenti legati a rumore, traffico pesante e lavori di cantiere, mentre alcuni cittadini hanno ricordato come il progetto potrebbe compromettere il valore turistico della valle, che basa gran parte della sua attrattività, tranquillità e bellezza del territorio appenninico.

Ferma la posizione degli amministratori, pronunciata per voce del sindaco Marco Moglia che ha ribadito la forte e netta contrarietà al progetto, sia nel metodo che nel merito. Il coro di no è stato rivolto, soprattutto, a un progetto «calato dall’alto» ed è stata ribadita la necessità di una legge nazionale riguardo ai grandi impianti per le energie rinnovabili e la transizione energetica. Un concetto espresso nei giorni scorsi dal presidente della provincia Alessandro Fadda, che aveva richiamato alla necessità di «una normativa nazionale che incentivi gli investimenti sulle energie rinnovabili, senza escludere i comuni rispetto alla loro funzione fondamentale di governo del territorio».

«La responsabilità politica – dichiara Marco Moglia, sindaco di Borgotaro a nome di tutti gli amministratori dei Comuni coinvolti - impone a ciascun ente di assumere delle azioni a salvaguardia del clima in ottica di transizione ecologica, compatibili con le risorse paesaggistiche e ambientali dei territori». Sulle criticità del tema dei due parchi eolici, ha posto l’accento Daffadà, è stata informata Irene Priolo, assessora a Programmazione territoriale, ambiente, mobilità e trasporti, infrastrutture della Regione Emilia-Romagna, che si è attivata da subito con gli enti territoriali coinvolti. Un impegno auspicato anche dall’assemblea riunita a Borgotaro, che riguarda la richiesta di una maggiore trasparenza e partecipazione nei processi decisionali, chiedendo alle istituzioni di valutare con attenzione ogni aspetto tecnico e ambientale prima di autorizzare un’opera che cambierebbe profondamente il volto della valle.

Valentino Straser

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