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INCONTRO A TARSOGNO

«Troppi lupi in montagna, è ora di intervenire subito»

«Troppi lupi in montagna, è ora di intervenire subito»

22 Ottobre 2025, 09:40

Sala polivalente gremita per l’incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Tornolo sul tema della presenza del lupo, della gestione e delle conseguenze per la vita di coloro che hanno attività in montagna.

Un confronto molto partecipato dai cittadini di tutto il comprensori, interessati al tema anche a fronte delle ultime predazioni avvenute a danno di cani di affezione e di animali di allevamento.

L’appuntamento, intitolato «La gestione del lupo in seguito al declassamento della Convenzione di Berna», ha visto come relatori, oltre al sindaco Renzo Lusardi, il deputato leghista Francesco Bruzzone, i consiglieri regionali Priamo Bocchi (FdI) e Tommaso Fiazza (Lega).

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Tornolo, che ha rivendicato con soddisfazione la scelta dell’amministrazione di promuovere un momento di confronto pubblico su un tema ormai diventato centrale: «È un argomento che sta a cuore a chi vive nel nostro territorio: servono ormai interventi decisivi da parte della Regione, non è possibile che qualcuno sostenga ancora che il problema lupo non sia un problema». Il primo cittadino ha evidenziato le difficoltà crescenti per il comparto agricolo e per l’intera economia di montagna.

Il deputato Bruzzone ha ripercorso l’evoluzione normativa e storica che ha visto il lupo al centro del dibattito, dalle prime leggi di tutela fino agli attuali scenari di gestione e ha concluso in modo deciso: «Dove l’uomo ha un’attività agricola, un allevamento di bestiame, non può esistere la convivenza con il lupo, che oggi sono troppo numerosi».

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi ha dichiarato senza mezzi termini: «Basta con le levate di scudi della maggioranza di sinistra, succube delle frange ambientaliste che vedono l’uomo come nemico della natura. La difesa dell’ambiente deve partire dall’uomo e dalle attività antropiche. L’emergenza lupo non è un tema astratto, ma un’emergenza sociale ed economica, ormai drammatica per le nostre comunità montane». Bocchi ha ricordato come «troppo spesso la Regione Emilia-Romagna si sia trincerata dietro posizioni ideologiche, bocciando risoluzioni che chiedevano misure straordinarie di contenimento e tutela per allevatori e imprese agricole. È in gioco la sopravvivenza stessa delle comunità di montagna». E ha concluso: «La difesa dell’ambiente deve partire dalla salvaguardia delle famiglie, degli allevatori e di chi ha vissuto il dramma delle predazioni. Da parte nostra continueremo a sostenerli».

Tommaso Fiazza ha rincalzato sul tema: «Gli indennizzi non sono la soluzione. Servono piani di controllo ma non se vuole sentire parlare in Regione Emilia-Romagna. La vostra presenza e di tanti sindaci dimostra l’attenzione e quanto sia sentito il problema».

«La montagna non può essere dimenticata - ha poi commentato a fine serata -. Servono scelte coraggiose, basate su criteri scientifici, che mettano al centro la sicurezza delle persone, delle attività e del territorio. La Lega continuerà in Regione a portare avanti questa battaglia con determinazione, ascoltando i cittadini e sostenendo gli amministratori locali che chiedono risposte».

Voce anche ad allevatori che non nascondono la forte preoccupazione. Un impegno stretto dai rappresentanti politici presenti all’incontro a farsi portavoce delle istanze del territorio a coloro che possono intervenire per contenere la situazione in modo serio e condiviso, nel rispetto della natura, del lavoro e della sicurezza delle persone.

Ra.Cam.

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