orrore
Hannibal Lecter (dal film "Il silenzio degli innocenti")
Sconterà diversi anni in carcere il 'cannibale di Berlino', l’insegnante di chimica e matematica Stefan R. condannato da un tribunale della capitale tedesca all’ergastolo per il suo crimine giudicato «disumano».
La vicenda risale all’autunno del 2020: l’uomo, oggi 42enne, conosce un certo Stefan T., un ingegnere di 43 anni, su un sito di incontri gay. Iniziano gli scambi via chat e alla fine i due decidono di incontrarsi proprio nell’appartamento dell’insegnate, nel quartiere Pankow di Berlino.
Secondo l’accusa, il 'cannibalè aveva pianificato molto di più di una notte di sesso: attirato l’ingegnere nell’appartamento lo avrebbe prima sedato e poi fatto a pezzi, con l’intento di mangiarli in un secondo momento.
Nei giorni successivi Stefan prepara dei sacchetti di plastica con i resti umani della sua vittime. Sale a bordo di un’auto e inizia a disseminarli nei cassonetti della spazzatura in un parco del quartiere e poi anche in altre zone di Berlino. I resti, soprattutto ossa, vengono trovate dai residenti, scatenando l'orrore in città. Alla fine gli inquirenti arrivano al 'cannibalè: in casa trovano attrezzi da taglio degni di una vera e propria macelleria.
Soprattutto, un inquietante maxi surgelatore assolutamente vuoto. Scattano le manette, la vicenda tiene banco per mesi sui media locali.
Scavando nei pc dell’uomo spuntano chat e siti dedicati al cannibalismo, altri alle indicazioni per amputare arti umani.
Oggi la condanna all’ergastolo - in Germania la pena minima da scontare è di 15 anni prima di poter chiedere la grazia - per omicidio con l’obiettivo «di soddisfare le proprie fantasie cannibali». «Quello che lei ha fatto è disumano», ha incalzato il presidente del Tribunale, Matthias Schertz, annunciando la sentenza e giudicando il caso assolutamente «deplorevole».
La vicenda ricorda molto da vicino un altro terrificante caso, quello del 'cannibale di Rotenburg': Armin Meiwes protagonista di un episodio di cannibalismo in Germania nel marzo del 2001. Dopo aver pubblicato un annuncio sul web , il cannibale fu contattato da un uomo disposto a farsi macellare e mangiare. Meiwes mutilò il pene della vittima e lo mangiò, dopo averlo fatto saltare in padella con aglio e olio. Poi congelò parti del corpo per mangiarle successivamente. L’omicidio non sarebbe mai stato scoperto se Meiwes non avesse pubblicato un nuovo annuncio sul web per procurarsi altra carne umana.
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