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venerdì santo

La Via Crucis di Papa Francesco per la famiglia. Alla XIII stazione la croce portata da due donne, una russa e l'altra ucraina (con testo modificato)

via crucis

15 Aprile 2022, 22:49

Sono circa 10 mila i fedeli accorsi per la Via Crucis presieduta da Papa Francesco al Colosseo. 

«Converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perchè impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perchè gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perchè dove c'è l’odio fiorisca la concordia». Con questa preghiera Papa Francesco ha concluso la Via Crucis al Colosseo, la celebrazione più sentita del Venerdì Santo, tornata alla normalità dopo due anni di pandemia. Ma si tratta di una normalità solo sotto il profilo sanitario perchè questa Pasqua è segnata dal suono delle bombe in Ucraina.

 La Via crucis di quest'anno è stata costruita, per il resto, attorno al tema della famiglia, ma nel corso della Via Crucis è stato modificato il testo della XIII stazione (quella affidata alle due donne ucraina e russa): «Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo."
«Si tratta di un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera», spiega il portavoce vaticano Matteo Bruni. Le polemiche della vigilia avevano riguardato non solo la presenza di una ucraina e una russa ma anche il testo della meditazione che era stato previsto.  Questo è il testo della meditazione della stazione della Via Crucis, la XIII, che ha visto insieme due amiche, una russa e una ucraina, che il Vaticano ha deciso di cambiare e sostituire con un breve invito al silenzio e alla preghiera: «La morte intorno. La vita - si legge nel Libretto distribuito al Colosseo - che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie e tutto. Tutto perde improvvisamente valore. 'Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perchè tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perchè ci hai abbandonato? Perchè hai abbandonato i nostri popoli? Perchè hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perchè non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perchè le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?'. Le lacrime sono finite. La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire. Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci. Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare». A portare la croce sono state Irina, infermiera ucraina, e Albina, specializzanda russa. La decisione di far portare insieme la croce, alla XIII stazione, ad una donna ucraina e una russa, aveva sollevato la protesta dell’ambasciata ucraina presso la Santa Sede. Ma anche diversi esponenti della Chiesa in Ucraina non hanno gradito questa scelta e stasera diversi media cattolici ucraini, siti online e tv, hanno scelto di non trasmettere la Via Crucis del Papa.

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